Ultima modifica 9 Gennaio 2019

E non mi riferisco alle note pro o contro Aldo Grasso e Mariano Sansovini, no.

Mi riferisco proprio a Tata Lucia.

In principio il format di Sky mi aveva incuriosito, l’idea era interessante: fornire un supporto, anche solo mediatico, ai genitori di oggi che si trovano alle prese con bimbi scatenati.

Pensavo che un po’ di sana, antica educazione, riveduta e corretta non nell’ottica di adeguarla ai tempi moderni, ma per rendere le ‘regole’ più giuste nel rispetto dei bimbi, avrebbe potuto essere interessante.

Tata Lucia

Tata Lucia, secondo il mio modesto parere, non ha le ‘qualità’ per ricoprire il ruolo che le (o si) è cucito addosso.

Non entra nelle case in punta di piedi per suggerire, ascoltare, trovare le soluzioni più adatte.

Mi sembra piuttosto che lei voglia far capire ai genitori tutta la loro inadeguatezza, che tutte le loro soluzioni sono sbagliate, che solo i suoi metodi siano quelli giusti, gli unici per ottenere i risultati sperati. E lo fa con aria di condiscendenza, fra parentesi.

Che Tata Lucia abbia in mano la verità assoluta di come crescere un bambino?

Mah .. Forse il suo di bambino, di certo non il mio. La parola “assoluto” applicata alla crescita di un bambino mi fa rabbrividire. Io credo che solo un genitore sappia cosa vuole il proprio figlio, vivendone giornalmente problemi e sorrisi, sa crescere insieme a lui e trovare tempi e modi per far sì che recepisca la proprio ideologia di vita. Giusta o sbagliata che sia.

Non credo alle maghe ed alle bacchette magiche, sono altrettanto scettica sulle soluzioni degli studiosi i quali, basandosi sulle loro obbligatoriamente limitate esperienze, pontificano e espongono le loro teorie che, venendo da cotanti cervelli, sono prese per ‘oro colato’ salvo poi venire smentite non solo dalla vita, ma da loro stessi.

Tata Lucia, almeno sulla carta, possiede sia la pratica che la grammatica e, con la sua aria di persona educata e per bene, aveva ed ha ottenuto un nutrito seguito di fan. E indipendentemente dal mio personale punto di vista, se ha aiutato qualche mamma nel difficile percorso di crescere un figlio, ben venga.

Oggi però Tata Lucia è diventata un ‘’personaggio’’.
Ha fatto comparsate su questo e quel programma, donandoci ogni giorno una pillola di saggezza… Regolarmente pagata, ovunque vada. Insomma ha fatto della sua persona un business, lecito per carità, ma secondo me incompatibile con la sua figura di educatrice, di quella “che sa” cosa sia più giusto fare con i bambini.

Ma come tutti i personaggi, anche la nostra amata Tata Lucia ha fatto il suo bello scivolone e considerando come è stata ”costruita” non mi aspettavo una simile caduta di stile.

È diventata testimonial della Nutella, dando alla stessa crema il suo ‘imprimatur’ di credibilità. Una schiaffeggiatrice delle debolezze dei genitori, il dito alzato ad ammonire sui troppi strappi, sulle eccessive concessioni, appare sugli schermi che dice:

“Guardate, la Nutella è buona, datela ai vostri figli’.

“E che sarà mai?” dicono molti “tutti i ‘noti’ fanno pubblicità!”

Certe figure professionali non dovrebbero usare la loro autorevolezza in questo modo. Soprattutto quelli che hanno il valore aggiunto di un ruolo acquisito dagli studi fatti e vantati. In passato molti personaggi televisivi, primi fra tutti i giornalisti, sono stati richiamati dall’ordine per svariate pubblicità che li vedevano coinvolti.
Non penso sia stato un capriccio, ma un’azione necessaria.

Se il vostro medico vi suggerisce un medicinale od una terapia, voi lo ascoltate?
Sì, perché è il vostro medico. Se lo stesso, dietro pagamento del produttore, sapendo che il medicinale va preso in piccole dosi, ve lo prescrivesse senza accennare alla pericolosità, cosa pensereste di lui?

Bene.

Tata Lucia ha pubblicizzato una golosità facendo leva sulla sua autorevolezza.

Quella di un personaggio che assume la veste di consigliera, autorizzando così il consumo di un prodotto sì decisamente buono, ma non altrettanto salutare.

Questa è a mio avviso una totale assenza di etica.
Se quello che metti in scena è un ruolo educativo, se durante la trasmissione SOS Tata redarguisci le mamme perché danno ai loro figli cibi non sani, allora perché ora vuoi farmi credere che la Nutella sia il nutrimento ideale per i bambini?

ok, ok.. è una semplice marketta.

Milanesedipendente, uno spiderfiglio a un marito che adoro. Sono una persona leale, cortese, pazza ma senza strafare, permalosissima e un po’ pignola. Avere a che fare con me non è semplice, ma se scatta la scintilla...

3 COMMENTS

  1. […] La banca di stato che ingaggia Tata Lucia 20 agosto 2012 | Che le nuove mamme non amino la Sig.ra Lucia Rizzi è cosa nota, che Tata Lucia sia diventato un brand e quindi un business era già chiaro ai tempi del ”Nutella Spot”, ne abbiamo parlato nell’articolo Ma è solo una marketta! […]

  2. Non sono mamma, m ho fatto tanti anni la baby sitter e posso dire che secondo me non è vero che ogni genitore cresce sempre al meglio il proprio figlio, diciamo che ci sono genitori che sbagliano a fin di bene e altri che sbagliano e basta. Quello che sbaglia a fin di bene è sempre nel giusto perché alla fine un figlio sente ‘l’amore vero’. Detto questo, secondo me non è tanto la signora Lucia il problema, ma lo schema ‘educativo’ italiano che vedo ovunque riprodotto. Come fashion blogger, per esempio, ho lo stesso problema verso personal shopper e stylist professionisti. Non consigliano, ma giudicano e impongono. Non li biasimo, perché è il modo in cui veniamo impostati fion da bambini, a scuola, in casa, non ho idea del perché sia così, ma forse è semplice segno di insicurezza o c’è nascosta dietro l’impronta cattolica dell’eseguire senza contestare?

  3. […] per le sue pubblicità. Dalla più nota e discutibile con Tata Lucia, di cui abbiamo parlato in un precedente articolo, alle più classiche in cui cambiano i protagonisti, ma il risultato non varia. Si pone l’accento […]

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