Ultima modifica 27 Agosto 2020
Diciamo che il periodo passato non è stato facile.
I bambini sono stati in casa a lungo. Noi genitori sottoposti alla pressione del lockdown. Smart working da combinare con l’impegno della didattica a distanza.
Le giornate da organizzare, condividendo uno spazio ristretto. E un tempo lungo. Sicuramente la possibilità di vivere di più la famiglia è stata un’occasione.
Un modo per rallentare e tempi e stare insieme.
Ora è arrivata l’estate.
Il sole, il caldo e la voglia di uscire. Abbiamo dovuto cambiare le nostre abitudini.
E anche le vacanze devono essere riviste e organizzate diversamente. Noi ci siamo sempre spostati tanto. Ci piace viaggiare! Tutti gli anni abbiamo cercato di far vedere ai bambini luoghi diversi. Quest’anno ci siamo ripromessi le stesse cose.
Il papà ha dovuto ridurre le sue ferie a causa del virus.
Io, di contro, ho fatto in modo di poter stare con i bimbi tutto il mese di agosto. Che fare?
Rimanere a Roma oppure viaggiare da sola? Ho deciso per la seconda opzione.
Si meritavano la possibilità di viaggiare un pò. Di riprendersi il più possibile di quello che avevano perso. Ed anche io. Con le dovute accortezze certo. Ma sentivo la necessità di nutrire nuovamente il senso di libertà. La fiducia nella possibilità di farcela. La capacità di stare attenti e vivere contemporaneamente.
E così ho deciso di partire.
Ho scelto una meta facile, non impegnativa. L’Abruzzo della mia cara nonna. Non troppo distante dal nostro “quartier generale di Roma”.
Per viaggiare più in sicurezza ho scelto un luogo che conosco. Normalmente avrei anche sperimentato. Ma considerata la situazione attuale, che merita ancora attenzione, ho preferito rimanere in luoghi per me sicuri. A Città Sant’Angelo c’è la possibilità di andare al mare perchè è vicino. Ci sono luoghi da esplorare nei dintorni. Ma c’è anche la possibilità di non fare niente e rilassarsi passeggiando nei dintorni.
Ho scelto un albergo dove c’è anche la possibilità di mangiare. Purtroppo non ho trovato un appartamento. Sarebbe stato più comodo, ma anche così è andata bene. Ho apprezzato la possibilità di non sprecare tempo nella “gestione” della casa. Mi sono dedicata esclusivamente a loro.
Ecco la nostra giornata.
Essendo sola, mi sono concessa ed ho concesso a loro la “coccola del lettone”.
Confesso di aver dormito abbracciata con i miei figli per l’intera settimana di vacanza! Ho dovuto rinunciare solo a Gabriele… “Mamma sono troppo grande per stare con te! Mi serve un letto mio!”. E va bene, ha 7 anni, che posso fare? Lui il letto lo ha avuto singolo. Però mi sono tenuta Gaia e Zoe con me. Coccole serali e favola prima di dormire. Che c’è di meglio?
La mattina ci siamo goduti la colazione insieme. Cornetti caldi, latte e cioccolato, caffè. Mi sono studiata le varie mete e attrazioni. I miei figli sono curiosi ed ho pensato a destinazioni che potessero stuzzicarli. La mattina arrivava la mia proposta. E insieme si arrivava alla decisione.
Avevamo un fantastico forno vicino l’albergo.
A pranzo ci siamo sbizzarriti, tra pizza, panini e leccornie di vario genere. Eh si, in vacanza si può fare!
In questo modo avevamo tutto il giorno per girare, senza dover rientrare per forza.
Tutto molto rilassato. Mi piaceva l’idea di non avere tempi rigidi.
Spesso noi genitori andiamo di corsa. Non sempre riusciamo a tararci sui tempi dei nostri figli. Ci sono dei posti che i bambini vogliono assaporare e assaporare ancora.
Con i loro tempi. E allora niente orari stretti!
Solo la piacevolezza di stare insieme e scegliere cosa fare.
Abbiamo fatto tante foto.
Ho trasmesso a Gabriele la passione per le foto. E così ci siamo divertiti a scattare.
A trovare gli scorci giusti. A cogliere le espressioni più belle, più divertenti o più strane di due modelle d’eccezione…le sorelle!
Nel pomeriggio il ritorno in albergo. Lettura per Gabriele, che ha appena imparato a leggere. Disegni, plastilina e ritagli per Gaia e Zoe, che adorano queste attività.
E, non ci crederete, ma anche io sono riuscita a ritagliarmi un tempo per la lettura.
O per sistemare le foto scattate.
A seguire docce e poi a cena. La cena è sempre stata un momento di festa. Con la possibilità unica di scegliere e gustare piatti della cucina locale. E tante chiacchiere.
È stato molto bello. Faticoso in alcuni momenti.
I litigi ci sono stati, così come i momenti in cui non mi sarebbe dispiaciuto avere il cambio! Ma è stato anche un privilegio poter godere di questo tempo.
Ai bambini basta veramente poco. L’importante è stare con i genitori. Avere dei punti fissi. Abitudini che si ripetono e danno sicurezza. Possibilità di sperimentare la loro curiosità. Portarsi dietro qualcosa da casa per non sentirne la mancanza.
Tutto qui e il gioco è fatto!
Accortezze particolari per il Covid: avere sempre la mascherina, anche se ci si trova all’esterno, più una di ricambio.
È vero che all’esterno non è necessaria, ma potrebbe non essere possibile rispettare il distanziamento, pertanto la mascherina diventa indispensabile.
Verificare sempre prima di andare in un posto, la necessità di prenotazione e il rispetto del distanziamento.
Che aspettate?! Buon viaggio care Mamme!