Ultima modifica 30 Ottobre 2017
Matteo mi ha portato alla MakerFaire 2014. Dico che lui mi ha portato perchè in realtà se non avessi avuto la scusa di portare lui forse non avrei trovato il coraggio di andare.
Che bello condividere con mio figlio le passioni da grandi!
Basta con canzoncine da bambini, si parte con i Pink Floyd, basta con i filmetti da ragazzini noi ci vediamo Star Wars e Miyazaki, basta con i puzzle adesso vogliamo costruire un robot. Un vero Robot!
E allora, dopo un anno passato ad appassionarci alla programmazione per bambini, eccoci alla MakerFaire per imparare ciò che serve per costruire il nostro robot!
Abbiamo cominciato subito alle 10 con il laboratorio “Snap4Arduino“, in cui i bravissimi mentor di CoderDojo Bologna hanno insegnato ai bambini come programmare un processore con un ambiente di sviluppo grafico per bambini.
I Mentor gli hanno insegnato che lavorare in gruppo è ancora più bello: “Guarda mamma, ce l’abbiamo fatta: la luce si è accesa!”
C’è stato anche il tempo di correre un po’ sulla collina verde come diceva lui!
Tra uno stand e l’altro ci siamo dimenticato di pranzare …
Nel pomeriggio è stata la volta del laboratorio di MindYourBot, dove altri splendidi ragazzi pieni di entusiasmo hanno raccontato ai bambini come è possibile comandare un robot con la propria mente. Si tratta dell’associazione DiScienza che si occupa di diffondere la conoscenza scientifica e tecnologica soprattutto ai bambini.
E’ stata una cosa eccezionale, anche io ero rapita totalmente!
Alla fine eravvamo stanchi morti ed affamati come lupi ma felici.
Felici di essere stati insieme, di avere condiviso, di avere dei progetti futuri da sviluppare insieme.
La MakerFaire è il luogo dove noi adulti possiamo “annusare” il futuro. Il futuro che non sarà il nostro ma quello dei nostri figli. E se ci andiamo insieme a loro ci sembrerà in qualche modo di potergli stare vicino e poterli accompagnare lontano fino lì dove noi non arriveremo mai.
…scusate, oggi sono un po’ romantica!
#mammaReporter Fabiola