Ultima modifica 20 Giugno 2019
Quelli che sono definiti “nemici” degli adolescenti non si nascondono tutti “nel mondo lá fuori”, fatto di compagnie da evitare, sigarette da non accettare, strade da non percorrere, passaggi da non prendere…
Ce n’è uno, forse il peggiore, che si trova proprio dentro casa, viene usato quotidianamente, fa parte dell’arredamento.
Lo specchio.
La maggior parte dei problemi dell’adolescenza deriva proprio da lui. Dalle immagini che riflette che, chissà perché, non corrispondono mai a ciò che vorremmo essere.
Maledetto specchio! Non è facile far pace con lui.
È cosi che molti si ritrovano a passare più tempo difronte a lui che di difronte alla vita. Quella vera, non riflessa.
É cosi che si ritrovano a concentrarsi solo sui difetti, dimenticandosi tutto il resto.
Dimenticandosi che la perfezione non esiste e che la bellezza sta proprio nelle imperfezioni che ci distinguono.
La perfezione non esiste, eppure gli altri, chissà perché, ci sembrano sempre più perfetti di noi.
Cerchiamo sempre “altrove” ciò che abbiamo “qui”.
Questo l’ho capito un giorno, durante una gita all’estero.
Ero entrata in un negozio e guardando la merce sono passata davanti uno specchio.
“Che schifo di capelli!” é la prima cosa che ho pensato guardando i miei ricci disordinati.
Una volta fuori dal negozio ho visto una ragazza con i capelli ricci che a me sembravano “perfetti”.
“Come fa a tenerli cosi?” stavo pensando quando una signora mi si avvicina e mi dice “Scusa, sei italiana?”. Io mi volto e annuisco. “Hai dei capelli meravigliosi!” mi dice sorridendo.
Chissà perché non ci accorgiamo mai di ciò che abbiamo…
Chissà perché cerchiamo sempre altrove ciò che abbiamo qui…
Sarà che siamo fatti per volere sempre qualcosa di diverso, qualcosa di più.
Sarà che il vero problema non è lo specchio, non é quell’immagine riflessa, non é il nostro corpo.
Il vero problema é la nostra mente. Troppo attenta ai difetti da dimenticare tutto il resto.
Miriam Santimone