Ultima modifica 20 Giugno 2019
Ecco la fatidica domanda, è più un richiesta di autonomia o di un nuovo gioco?
Io, che il mio primo stipendio l’ho “investito” in una moto, cosa posso rispondere ad una domanda del genere?..
No tesoro, se si prende un mezzo a due ruote lo usa mamma no tu.
Mi è sempre piaciuta la moto e capisco che essere autonomo per gli spostamenti è un bel traguardo, ma oggi ci troviamo dall’altra parte della barricata, quella parte che deve decidere se è il caso di concedere questa autonomia.
Certo la comodità di non fare servizio di taxi a tutte le ore del pomeriggio è un vantaggio, ma dobbiamo poi fare i conti con l’agitazione che potrebbe provocare anche solo un picco ritardo di 5 minuti.
Inutile dire che tanto dipende dal tipo di ragazzino che abbiamo davanti, anche se, seppur tranquillo e placido che sia, non sempre la sua capacità o meno di gestire le due ruote è la caratteristica fondamentale che ne garantisce l’incolumità.
Per strada si vedono comportamenti irrispettosi di praticamente tutte le regole del codice, ci vogliono occhi davanti, dietro e di fianco, e volte comunque non basta. Il problema è che i pericoli sono ovunque, anche munirli di bicicletta ha i suoi contro, e non li si può certo tenere sotto una campana protettiva; certo a molti le due ruote fanno proprio paura indipendentemente dal fatto che vengano usate dall’amato pargoletto piuttosto che da un adulto esperto centauro.
Ma non si può impedire che crescano e quindi, se anche solo l’idea ci fa rabbrividire o raggelare per il timore, raccomandate ogni volta “casco ben allacciato e luci sempre accese, anche di giorno”, velocità moderata e sempre attenzione ben vigile e niente cellulare per le mani.