Ultima modifica 12 Dicembre 2016
Quando si diventa genitori adottivi o quando si è in attesa di diventarlo si sente la necessità di condividere la propria esperienza con altre persone con lo stesso vissuto.
Un genitore adottivo, pur avendo molte cose in comune con un genitore biologico, è senz’ombra di dubbio portatore di un’esperienza unica, con aspetti peculiari che solo chi ha adottato può comprendere.
Sin dalle fasi iniziali, quando ci si avvicina al mondo dell’adozione, molte coppie ricercano famiglie adottive a cui appoggiarsi per consigli e sostegno e per districarsi in procedure e burocrazia.
Sono sempre più numerosi i gruppi di famiglie adottive e in attesa, che si organizzano più o meno formalmente, in gruppi di sostegno o di auto mutuo aiuto.
Al centro si mette il vissuto emotivo, i percorsi affrontati, l’iter, la scelta dell’ente, le difficoltà quotidiane dell’essere famiglia “di cuore” e si condivide con il gruppo.
Ogni membro di queste reti diventa una ricchezza per gli altri ed ogni esperienza può essere di aiuto agli altri. Chi è più avanti nell’iter o ha già accolto il proprio figlio in famiglia consiglia chi timidamente muove i primi passi.
Quando ci si affaccia al mondo adottivo si è spesso pieni di dubbi, di punti interrogativi a cui spesso non si riesce a dare una risposta, il confronto con le altre famiglie diventa fondamentale per provare ad avere più punti di vista. E quando si è già diventati famiglia si ha altrettanto bisogno di confrontarsi con altre famiglie per condividere le criticità e le difficoltà con il proprio figlio che inevitabilmente si incontrano.
Molti problemi come detto sono comuni a tutte le famiglie altri sono peculiari delle famiglie adottive, basti pensare ad esempio alla ricerca delle proprie origini da parte dei figli o alla ferita dell’abbandono che riemerge in diverse fasi della vita di un adottato.
Per noi mamme “di cuore” condividere con altre mamme la nostra esperienza non solo è utile ma di vitale importanza.
Mentre le tue amiche di sempre diventano madri e discutono di ecografie, travaglio, parto e poi ancora allattamento, nanna e svezzamento noi mamme “di cuore” o in attesa di diventarlo ci sentiamo senza argomenti.
Non abbiamo sentito il nostro bambino crescere nella nostra pancia ma lo abbiamo sentito farsi prepotentemente spazio nella nostra mente e poi nel nostro cuore, non abbiamo avuto la prima ecografia che abbiamo guardato con occhi sognanti sdraiate sul lettino del nostro ginecologo, noi su quel lettino abbiamo osservato il nostro ventre vuoto incapace di generare e abbiamo visto la prima foto di nostro figlio in una stanza di un Tribunale o dai servizi sociali.
Noi mamme adottive non sappiamo cosa significhi il dolore fisico del parto perché non lo abbiamo provato, sappiamo però quanto sia faticoso, estenuante ed emotivamente doloroso attendere il proprio figlio per anni, molte di noi non hanno vissuto la straordinaria esperienza dell’allattamento, quel magico momento in cui madre e figlio costruiscono quel legame che li unirà tutta la vita, sappiamo però cosa significhi dare il biberon ad un bambino che ha vissuto tutta la sua vita in istituto, privo di attenzioni e di carezze, prima del nostro incontro.
E tutte queste emozioni così diverse eppure così uguali a quelle delle mamme biologiche noi mamme adottive abbiamo bisogno di raccontarle ad altre mamme, a donne che la vita ha messo sulla nostra strada in maniera del tutto casuale per farci avere la giusta compagna in questo viaggio chiamato adozione.
Oltre ai gruppi per famiglie adottive, in cui spesso si partecipa come coppia, un grande sostegno può venire proprio da altre donne, da altre mamme, che diventano amiche a cui confidare le più intime emozioni, con cui sfogarsi nei momenti di difficoltà.
Auguro a tutte le mamme in attesa e a quelle di cuore di incontrare amiche come quelle che ho incontrato io, quelle che capiscono con un solo sguardo i problemi ma anche le gioie dell’adozione, quelle senza le quali quest’avventura non sarebbe la stessa.
Salve, sono Antonietta e sono diventata la mamma di Dima due anni fa…dopo averlo aspettato per ben otto anni e mezzo. La mia famiglia ha disperato bisogno di trovare un gruppo di auto aiuto, ma per ora nn ho trovato nulla (abitiamo in provincia di Ancona).
Come posso fare?
Grazie.
Antonietta buongiorno, se non è riuscita a trovare nessun gruppo facendo ricerche sul web potrebbe mettersi in contatto con i servizi sociali della sua zona quelli che vi hanno seguito chiedendo se sono a conoscenza di qualche gruppo di auto mutuo aiuto nelle vostre vicinanze. In alternativa potrebbe essere lei stessa a proporre ai servizi la creazione di un gruppo di auto mutuo aiuto. E’ quello che ho fatto io con un’altra mamma adottiva della mia zona, dopo alcuni mesi di lavoro siamo riusciti proprio con la collaborazione dei servizi a farne partire uno. Se ha piacere può seguirmi sul mio blog http://www.icoloridellemamme.it che è nato proprio per creare un luogo di condivisione di esperienze e di emozioni. Grazie mille!!! Sveva