Ultima modifica 19 Dicembre 2015
Oggi abbiamo chiesto di raccontare il suo percorso a Claudia. Lei è una gentile signora di 45 anni ed è diventata mamma a 33 anni di due splendidi fratellini, che all’epoca avevano due anni e mezzo il maschietto e quattordici mesi la femminuccia.
Il percorso che ha spinto Claudia e suo marito a scegliere l’adozione come via per avere un figlio, è uguale a quello di tante coppie: anni di sofferenza e di cure per avere un figlio naturale che purtroppo non arriva.
La nostra coppia ha così deciso di iniziare l’iter per adottare un bimbo e Claudia ci confessa che poco le importava da dove sarebbe saltato fuori il suo bimbo, perché lui o lei avrebbe avuto tutto il loro amore e sarebbe stato la loro vita, per sempre.
Claudia racconta: “Quando presentammo la domanda di adozione, alla fine del modulo c’era una ultima domanda che chiedeva se eravamo disposti ad accogliere anche una coppia di fratellini. Senza esitazione io e mio marito abbiamo risposto di sì”.
Dopo soli 11 mesi dalla presentazione di documenti, dal Tribunale arrivò la tanto attesa telefonata che ci annunciava che eravamo stati scelti per accogliere una coppia di fratellini.
“Ricordo come se fosse oggi il primo incontro coi bambini. Non posso scordare i colori, i suoni, i profumi di quel giorno d’autunno. E’ per me un’emozione incredibile che ancora mi commuove. I piccoli erano lì, nel salone della casa famiglia che li ospitava. Avevano gli occhi sgranati, in attesa con lo sguardo interrogativo. Ci sediamo sul tappeto. sono stati attimi di attesa, di sorrisi impacciati. Mio marito prende una macchinina e incomincia a farla correre avanti e indietro e il bambino lo imita. La piccola continua a scrutarci restando in braccio alla monitrice con i suoi grandi occhi scuri. Decido di avvicinarmi a lei e con lo sguardo le indico un quadro e incomincio a parlare dei colori e lei si gira verso di me e apre le sue braccine. Mi ha scelto come madre e io ricaccio in gola tutte le lacrime di commozione che quell’esserino mi suscitava. Da quel momento io e la bambina siamo diventate uno. Con il maschietto il percorso è stato diverso: lui era più grande ed aveva già visto cose che nessun bimbo dovrebbe patire. Ci sono voluti circa sei mesi prima che realizzasse che io e mio marito eravamo la sua mamma e il suo papà.” Così racconta Claudia il suo primo incontro con i suoi figli.
Con il loro arrivo in famiglia, per Claudia è come se si fosse acceso l’interruttore della maternità: come per magia il prendersi cura dei suoi figli diventa la cosa più naturale del mondo. Lei diventa tutt’uno con loro e pian piano, con il papà sempre presente, diventano la famiglia che sono oggi.
I nonni e tutti i parenti si sono avvicinati piano piano, così come gli amici. Per il loro benessere e la loro sicurezza l’avvicinamento è stato graduale e piano piano i bambini hanno potuto consolidare affetti e relazioni.
E’ stato molto bello poter raccontare la storia di Claudia e della sua famiglia. Ha scatenato molta emozione e siamo contenti che abbia condiviso con noi l’amore e l’emozione di diventare mamma.
Renata Serracchioli