Ultima modifica 26 Aprile 2016

Secondo uno studio condotto negli Stati Uniti il figlio preferito esiste…

Ed ecco smascherato uno dei più grandi tabù!
Personalmente ritengo che sia assolutamente ed innegabilmente vero!

Nemmeno sotto la più atroce tortura una madre ammetterebbe di avere un preferito, non ammetterebbe nemmeno di avere più affinità: ci si sforza e ci si prodiga talmente verso l’uguaglianza e le pari opportunità che anche solo il riflettere su questa scomoda domanda ci destabilizza.

figlio-preferito

Eppure a chiederlo ai bambini la risposta diventa scontata, quante volte abbiamo sentito “Punisci sempre me” “… vuoi più bene a lui” “..è sempre colpa mia”, quindi forse con un occhio più introspettivo e meno ipocrita potremmo vedere qualcosa di nuovo.

È semplice: ci sono figli che sono più simpatici, più presenti, che “rubano” l’amore, altri magari più introversi, più scontrosi, meno spavaldi nel cavarsela da sè nella vita di tutti i giorni. In questi casi il genitore può essere attratto dalla positività del figlio, magari potrebbe sentirsi più affine a quello che ha maggiore bisogno di protezione, oppure potrebbe riconoscersi in alcuni tratti del figlio e su di lui proiettare bisogni e aspirazioni proprie: nel genitore si scatenano tutta una serie di reazioni rispetto ai vissuti personali.

Avere preferenze è del tutto normale, comportarsi in maniera differente con i figli capita!

Capita perché i nostri bambini sono diversi tra loro, perché tra un figlio e l’altro cambiamo noi, la nostra persona, la nostra maturità, il contesto di vita, le ansie e le paure (magari più marcate con il primo figlio), la disponibilità all’accudimento, ma soprattutto capita perché siamo esseri umani e i nostri figli sanno bene che non siamo perfetti!

A un bambino non serve il genitore perfetto, serve un genitore consapevole: consapevole di amare tutti i suoi figli in quantità smodate, ma in modalità diversificate!

Sentirsi in colpa e nascondersi dietro la negazione non serve a nulla, serve molto di più riconoscere una delle tante imperfezioni tipiche dell’essere umano e compensare. Riconoscere di avere una maggiore attrazione o affinità verso un figlio, ci permetterà di lavorare di più sulla relazione con quello meno affine a noi, così da poter essere giusti nell’affetto e ricchi nella relazione stessa.

Proviamo a fare un bel respiro e chiediamo a noi stessi se esiste il figlio preferito… consentiamo a noi stessi di far emergere una risposta sincera!

Federica Fenili

Psicologa, mamma di Ludovica, quasi tre anni e neo mamma di Tommaso. Non amo fermarmi, non amo le limitazioni, sono testarda, odio le ipocrisie e le incoerenze, adoro leggere e viaggiare, ancor di più da quando lo posso fare con mia figlia!

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