Ultima modifica 27 Aprile 2020

Marmellata home made. Ogni anno a casa nostra è d’obbligo quella alle fragole. Che poi va via in un attimo, però è così veloce e facile da preparare che ormai ci divertiamo anche con Mattia.

Siamo dei gran consumatori di marmellata, però non amiamo tanto quelle in vendita nella grande distribuzione, purtroppo molto spesso con quantità di zucchero eccessive. Raramente riusciamo a trovarne di nostro gradimento, così quando possiamo le prepariamo in casa, con frutta di stagione.

Marmellata hom made_pentola

Marmellata home made

Cosa serve? Innanzitutto frutta fresca di ottima qualità. Noi adoriamo la marmellata di fragole e quella di ananas, quindi occhio a scegliere le materie prime.
La frutta non deve essere acerba ma nemmeno troppo matura (no da buttare per intenderci). 

L’estate scorsa la nonna ci ha preparato pure quella di pere coscia, raccolte direttamente dal suo giardino. Una goduria che ci ha accompagnati per tutto l’inverno.
Ma purtroppo è finita e dovremo attendere ancora qualche mese per gustarla nuovamente. 

Cosa dovete fare?

Dovrete assicurarvi di avere in casa dei barattoli di vetro. Possono essere nuovi o usati. In ogni caso vanno sterilizzati prima, ricordandovi di prepararne sempre qualcuno in più.
I metodi per sterilizzarli possono essere vari: in forno a 130 gradi per 20 minuti minimo e toglieteli dal forno con i guanti appena dovrete usarli per la marmellata.
Oppure sui fornelli mettendo i barattoli con la parte aperta verso l’alto dentro una pentola piena d’acqua, portate a ebollizione e spegnete il fuoco almeno 15 minuti dopo.
Toglieteli con le pinze se vi servono subito o lasciateli dentro l’acqua per almeno un’ora. Dopo trasferiteli su una superficie asciutta per farli asciugare.
Ricordate sempre di usare dei coperchi nuovi.

La nostra marmellata home made

Per una preparazione veloce della marmellata noi utilizziamo le buste di pectina che sono in vendita nei supermercati. Un gelificante derivato dalle mele e dagli agrumi che permette di ridurre a soli tre minuti il tempo di bollitura della frutta.
Ne esistono di tre tipi in base al rapporto di zucchero che volete utilizzare.
Io uso il rapporto 3:1, utilizzando quindi 350 gr di zucchero e 1 kg di frutta.
Mentre le altre due sono di 1:1 (1 kg di frutta e uno di zucchero) e di 2:1 (500 gr di zucchero e 1 di frutta). Potete farne a meno se decidete di cuocere a lungo la frutta.

Io ho scelto la via più facile…

marmellata home made_fragole

Inoltre ci piace preparare sempre qualcosa in cucina insieme a Mattia, quindi, con le dovute precauzioni e sempre con occhio vigile e attento, da un po’ la prepariamo insieme a lui che ha 6 anni. 

Una volta lavata per bene la frutta e mondata, tagliatela a pezzettini piccoli e mettetela in una pentola alta. Se decidete di usare la bustina di pectina, aggiungetene una insieme alla giusta quantità di zucchero, in base al rapporto che volete usare.
Mescolate tutto a freddo e portate a ebollizione. In questo modo occorreranno solo 3 minuti a fuoco vivace, sempre mescolando. Una volta tolta la pentola dal fuoco, fate dissolvere l’eventuale schiuma e mettete nei barattoli.
Se invece non usate la bustina ma solo succhi naturali della frutta, dovrete cuocerla per un bel po’, minimo mezz’ora almeno. 

Pronti a leccarvi i baffi?

Noi solitamente frulliamo velocemente con il minipimer ancora i pezzi perché ci piace sentire la purea della frutta e non i pezzi interi, ma ovviamente sono gusti personali.
Se non avete un minipimer in casa, in questo periodo potete acquistarlo on line, in un negozio di elettrodomestici, comodo e veloce.

Se vi piace così, lasciate pure i pezzi grossi.

marmellata home made_minipimer

Dopo aver invasettato il prodotto chiudete ermeticamente il vasetto, stringendo con forza il tappo, poi sterilizzate nuovamente i vasetti in una pentola piena d’acqua bollente per 30 minuti, fateli raffreddare nell’acqua a fuoco spento, poi asciugateli e conservateli in un luogo asciutto e fresco. Quando andrete a svitare il tappo dovrà emettere il famoso “clack”, tipico dei vasetti sottovuoto.

Noi siamo dei gran consumatori, la finiamo abbastanza velocemente da non conservarla a lungo. In ogni caso, con questa metodo, basta avere l’accortezza di eseguire tutto il procedimento corretto e vi troverete delle scorte di marmellata genuina che potrete utilizzare per le vostre colazioni o i vostri dolci.

Una volta aperta, conservatela in frigo e consumatela a breve. Da noi spariscono sempre troppo presto…

37 anni, siciliana di origine ma romana di adozione. Psicologa dell’età evolutiva e psicoterapeuta, adoro viaggiare, ascoltare musica e perdermi nelle librerie a curiosare tra le copertine dei libri odoranti di nuovo, sperando un giorno di poterli leggere…

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