Ultima modifica 7 Febbraio 2015
Sergio Mattarella nato a Palermo nel 1941 è il nostro dodicesimo Presidente della Repubblica.
Figlio di un politico democristiano, Bernardo ministro tra gli anni 50 e 60 e fratello di Piersanti che nel 1980 fu assassinato da Cosa Nostra. Si laureò in giurisprudenza presso l’università della Sapienza di Roma .
Dopo l’assassinio del fratello, fu spinto dal segretario della DC De Mita ad un impegno politico attivo e in quell’anno fu eletto alla Camera dei Deputati. Nel 1987 fu rieletto e nominato ministro dei rapporti con il Parlamento del governo Goria e riconfermato con il governo De Mita.
Con il governo Andreotti fu nominato ministro della Pubblica Istruzione, curando il progetto della riforma della scuola elementare introducendo il modulo dei tre insegnanti su due classi eliminando la figura del tradizionale maestro unico e con l’approvazione della legge antidroga, demandava alle scuole l’educazione alla salute con misure di prevenzione.
Nel 1990 si dimise dall’incarico di ministro per protestare contro il disegno di legge Mammì, il quale legittimava la posizione dominante del gruppo televisivo Mediaset di Silvio Berlusconi.
Mattarella fu relatore della legge di riforma del sistema elettorale della Camera e Senato, Mattarellum, introducendo il maggioritario a turno unico per la ripartizione del 75% dei seggi parlamentari; il recupero proporzionale dei più votati non eletti per il Senato attraverso un meccanismo di calcolo denominato “scorporo” per il rimanente 25% dei seggi assegnati al Senato; il proporzionale con liste bloccate per il rimanente 25% dei seggi assegnati alla Camera e lo sbarramento del 4% alla Camera.
Con il governo D’Alema e poi Amato, divenne ministro della Difesa e in quel periodo fu approvata la legge di riforma delle Forze Armate che aboliva il servizio di leva obbligatorio.
Nel 2011 il Parlamento in seduta comune lo ha eletto giudice della Corte costituzionale… ebbene si quella Corte che ha dichiarato inammissibile il quesito proposto dalla Lega sulla norma che ha riformato le pensioni “legge Fornero”.
Il 31 gennaio, su proposta del segretario Renzi, al quarto scrutinio, è stato eletto Presidente della Repubblica Italiana con 665 voti compattando il PD e Sinistra Ecologica Libertà mandando così alle ortiche il Patto del Nazzareno con Silvio Berlusconi.
Fino a quel giorno era un perfetto sconosciuto al popolo ma conosciuto solo agli addetti alla politica. Le testate si scatenano per trovargli un lato negativo che chissà perché è venuto fuori solo ora. Ma a noi questo non interessa. Ci siamo fidati dei nostri parlamentari e ora vorremmo fidarci di Lui, per riconoscenza nelle Istituzioni e per l’alta carica.
Mi è piaciuta la sua prima dichiarazione: “Il mio pensiero va soprattutto, anzitutto alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini”.
Caro Presidente, Le chiedo come Italiana di essere il Presidente di tutti gli Italiani in particolare che tuteli i più deboli, i disabili, i pensionati, gli anziani, i disoccupati, i papà separati, le mamme e che non sia il Presidente delle riforme… perché come disse Renzi in una sua dichiarazione: in un periodo di riforme costituzionali questo Presidente è la persona giusta per tutelare la Costituzione.
Oggi saremo incollati tutti alla TV per ascoltare il suo discorso d’insediamento e per capire quali sono le priorità della e per la nostra amata Italia.
Caro Presidente della Repubblica Mattarella, Le chiedo si prenda a cuore la sorte della nostra Nazione e dei nostri figli.
Buon lavoro Presidente!
Marianna Pantaleone