Ultima modifica 22 Aprile 2015
A Milano, a pochi passi dall’Arco della Pace, precisamente in via Bertani, è nata lo scorso gennaio, su iniziativa di Fabio Acampora e Sebastian Bernardez, una location d’eccezione: il ristorante “Pisco cucina di mare”, il cui nome ha origine dalla omonima bevanda nazionale di Perù e Cile, un’acquavite dal gusto ricercato e intenso, distillata da vino di uva moscata e tanto apprezzato da personaggi del calibro di Orson Welles e Jhon Wayne.
La mia amica Nuvola poteva non conoscerlo? Programmato l’incontro per lo scorso lunedì sera, Pisco ci ha accolto per una cena esclusiva, nel suo ambiente caldo e accogliente: legno e ceramica dominano l’ambiente, al parquet si alternano mattonelle con i decori tradizionali delle ceramiche di Vietri, nasse originali trasformate in lampade, poste sui tavoli, conferiscono ulteriore intimità. Alle pareti, insieme alle numerose bottiglie di vino, centinaia di foto di mare, a colori e in bianco e nero, ricreano, insieme alla vasca in pietra che ospita il crudo, un angolo di mare in un ambiente non troppo formale, ma di grande suggestione.
E, naturalmente, la nostra cena non poteva che essere a base di pesce, freschissimo, variegato e d’alto livello, curatissimo anche nella presentazione. A guidare la filosofia culinaria di Pisco è lo chef Diego Macchi, la cui cucina è capace di cogliere di ogni materia prima un che di sublime. E il “viaggio” nel nostro menu ne è stato un chiaro esempio, a partire dall’irresistibile “frustrazione dello chef”, ovvero, un ricco antipasto composto da assaggi di pesce crudo, cotto e sott’olio, preceduto da un’invitante ciambella di pane fresco con trittico di crème fraîche, crema di salmone e acciughe con capperi.
Dopo aver degustato degli ottimi ravioli di pesce, ci siamo ritrovati davanti ad un ricco piatto di astice alla catalana, rigorosamente accompagnato da vino bianco della casa. Più che al piatto avremmo dovuto scattare una foto alla nostra faccia, quando il cameriere ha appoggiato i piatti sul nostro tavolo: estasiati!
Prima di passare al dessert, a base di tiramisù e crema catalana, ci hanno servito una forma scavata di pecorino da gustare rigorosamente con confettura di cipolla e, naturalmente, l’immancabile Pisco.
Un’esperienza gradevole per i sensi, gusto e delicatezza, creatività e tradizione. Io torno. E voi?
Suggerimenti: godetevi una cena da Pisco con il vostro compagno, o con amici… i bambini, soprattutto se molto piccoli, se potete, per una sera lasciateli a casa.
Pisco cucina di mare
via A. Bertani 16, Milano
tel. 02 33605057
aperto tutti i giorni: h 12-15 e h 19-24
www.piscomilano.com
Monica Volta