Ultima modifica 16 Marzo 2016
E’ la frase che ripete mio figlio, il grande, ai suoi compagni, da quando ho scelto di dare una svolta alla mia vita lavorativa.
Si, perché le mamme fanno anche questo, si trasformano inventando nuovi spazi e nuovi obiettivi.
Succede infatti, che dopo un po’ la tua vita ti sta stretta. Succede anche che negli anni i bisogni dei figli cambiano, e tu ti accorgi che è arrivato il momento di cambiare, di fare il grande salto rimandato e accarezzato (silenziosamente) da tanti anni.
Succede quindi che tiri un bel respiro e salti giù, decidendo che il momento è ora e va vissuto tutto.
Ed ecco che da bismamma che lavora tutto il giorno fuori casa, talmente fuori da percorrere quotidianamente 200 km andata e ritorno, ti ritrovi a lavorare nell’appartamento accanto il tuo. Miracoli del teletrasporto?
No, semplicemente un cambio di vita radicale, dove il nuovo lavoro si mescola alle risate dei miei figli, perché spesso i muri in comune rivelano e condividono. E il mio pomeriggio scorre tra le storie dei miei pazienti e i suoni familiari dei miei bambini che sanno che “la loro mamma lavora vicino vicino a loro”.
E mentre incastro, pianifico, lavoro e ascolto, alcuni pensieri profondi attanagliano i miei pomerigginel mio studio, tipo: “Cosa preparerò per cena?Avranno bevuto la spremuta? e l’elenco potrebbe continuare, mentre le ore scorrono, le storie si rivelano e il mio splendido lavoro si arricchisce dell’aspetto più importante, la certezza di aver fatto la scelta giusta.
Perché la frase “Mia mamma lavora vicino a me” sulla mia famiglia ha un effetto speciale, profuma di certezza e di “presenza” consapevole. E quotidiana.
Dedicato a tutte le mamme e alle loro trasformazioni.
Cecilia Gioia di MammacheMamme