Ultima modifica 14 Ottobre 2019

In questi giorni si è fin troppo polemizzato su un asilo di Milano per la decisione da parte della scuola di dare poco risalto ai lavoretti per la festa del papà.
Dapprima qualcuno ha vociferato che si facesse per rispetto ad alcune coppie di genitori gay, giusto per creare un po’ bagarre qualora ce ne fosse bisogno, poi questa notizia è stata smentita dagli insegnanti e da un genitore rappresentante che hanno dichiarano di aver deciso semplicemente di non “pompare” troppo questa festa per rispetto nei confronti di bambini che il papà ce l’hanno lontano oppure non ce l’hanno più.

Quindi, se la motivazione é questa, tanto di cappello a questo asilo.

Mi sono ritrovata in situazioni scolastiche in cui si faceva il lavoretto per la festa dei nonni ma alcuni bambini purtroppo li avevano già persi entrambi. Mi hanno fatto tenerezza ed immaginavo le loro faccine all’uscita di scuola quando gli altri avrebbero abbracciato il nonno o la nonna, porgendo loro il lavoretto appena fatto in classe e loro invece no.

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La stessa cosa penso ora.

Chi non ha un papà o una mamma come può sentirsi in queste situazioni ?

Io sono completamente d’accordo con la scelta delle insegnanti di via Toce.
Bravissime, avete fatto bene a dare meno risalto alla cosa. Hanno usato delicatezza.
Magari dicendo a qualche bimbo orfano di padre di fare un disegnino per un parente vicino a cui vuol bene o da portare, è triste ma tremendamente reale, sulla tomba di papà.

Anzi, vi dirò di più.
Trovo che chi ha creato questa polemica sia tremendamente ignorante e bigotto.
Si vede che alla gente piace proprio spostare l’attenzione su fatti sicuramente sensibili ma di gran lunga meno importanti di argomenti ben più gravi.

E’ indiscutibile che argomentare questa scelta come un rispetto nei confronti delle coppie omogenitoriali facesse parlare di più e creasse più confusione e scompiglio.
E come sappiamo, molte persone non vedono l’ora di trovare situazioni per dare contro ai gay.
Italiani caproni come sempre. Non tutti… per fortuna.

Elisa Toscano

Elisa, mamma, piemontese, politically correct, mi piace scoprire il "vero" di ogni cosa. Ho vissuto in Spagna, lavorato anche all'estero, ma ora faccio la mamma e sono nella "cumpa" delle new mums

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