Ultima modifica 3 Marzo 2020

Donne di tutto il web, di tutto il mondo, e soprattutto di tutte le taglie gioite: il 6 maggio si è celebrata  una giornata che potrebbe eguagliare in felicità la festa della mamma.

Ok era qualche giorno fa, ma noi eravamo impegnate a parlare della festa della mamma, appunto, e ce lo siamo perse.
E se recuperassimo questa settimana? Perché sicuramente non siamo le uniche ad esserselo perso e, diciamocelo, una giornata così proprio non può passare inosservata. In fondo, come dice mio marito quando dimentica le feste, non importa quando… l’importante è festeggiare!

Il ‘nostro’ No Diet Day.

No Diet Day

Vabbè, anche se non si conosce l’inglese, il concetto credo sarà subito appreso: il giorno della NON Dieta!
Giuro, esiste davvero, è nato nel 1992 in Inghilterra, e celebra la consapevolezza della ciccia!
E pensare che io e le mie amiche avevamo già istituito un No Diet Day ante litteram, e inconsapevolmente.

Si, perché stufe di incontrarci con i nostri bimbi durante i giovedì pomeriggio nei miti inverni siciliani, nei quali bevevamo tè e facevamo panini al cioccolato per i nostri piccoli (guardando i primi con mesta rassegnazione e i secondi con evidente invidia), abbiamo deciso di istituire tempo fa, una volta l’anno, uno “strafogo day”, nel quale lasciare a casa le nostre diete e perdere ogni freno inibitore davanti a leccornie dolci e salate.

Non lo sapevamo che nel mondo, realmente e seriamente c’era la giornata della Non dieta, praticamente l’International Strafogo Day.

L’ International No Diet Day (INDD) è una celebrazione annuale per l’accettazione del proprio corpo, del proprio grasso e della diversità del fisico.

No Diet Day

L’intenzione è quella di promuovere un sano regime di vita, con un focus sulla salute a prescindere dalla taglia in cui si abita. È inoltre una giornata dedicata alla consapevolezza del pericolo delle diete errate.

Il No Diet Day è nato dall’idea del direttore di una associazione Britannica chiamata “Diet Breakers”, Mary Evans Young, che ha personalmente sperimentato l’anoressia, quella nervosa (che poi credo che questi disturbi alimentari siano principalmente legati a questo e a poco altro). E dopo esserne uscita vincente ha voluto, con questa giornata, aiutare le persone con i suoi stessi problemi. Affinchè queste possano accettare il proprio corpo e apprezzarlo a prescindere dal peso e dalla taglia.

Rompere quel muro di razzismo, di bullismo nelle scuole contro chi addita ragazzi e ragazze in carne, parlare a tutti di come superare la non accettazione.

Il progetto della Evans prese forma dopo due episodi legati al problema del perdere peso.

Durante una trasmissione in TV lei vide tre donne che si erano sottoposte ad un intervento di riduzione dello stomaco per dimagrire. Nessuna delle tre però aveva ricevuto alcun supporto antecedente all’intervento, e questo aveva portato le donne a riprendere peso, o a non vivere comunque bene il post operatorio.

Il secondo episodio rimasto impresso nella mente della Evans aveva come soggetto una 14enne che si era impiccata perché bullizzata a causa del suo peso.

Inutile dire che al di là dell’ilarità con cui ho cominciato a parlare del No Diet Day, l’argomento è serio, e per niente atipico: credo che poche donne non abbiano sperimentato sulla propria pelle la voglia di perdere qualche chilo, e il non sentirsi perfettamente a proprio agio nella taglia della propria gonna.

Per tornare alla storia, Mary Evans allora decise di organizzare un pic-nic con delle amiche ad Hyde Park, a Londra.
Come succede spesso a Londra, cominciò a piovere e questo primo No Diet Day venne celebrato nell’intimità della casa di Mary. Ma la stampa cominciò ad interessarsene,e Mary capì che quello poteva essere l’inizio di un gesto che avrebbe potuto coinvolgere non solo la sua dozzina di amiche.

Da quel 1992 il No Diet Day ha cominciato ad essere celebrato in molti altri paesi anglosassoni, negli Stati Uniti, in Australia, e poco a poco ha cominciato ad essere noto anche qui da noi.

L’ International No Diet Day è così stato fissato il 6 maggio, e il suo simbolo è un nastro blu.

No Diet Day

Scopo del No Diet Day è aumentare la consapevolezza della discriminazione nei confronti delle persone in sovrappeso, della fobia del grasso.
Mira anche a minimizzare la valenza delle diete che promettono dimagrimenti celeri e repentini, onora le vittime dei disordini alimentari e degli interventi chirurgici.

Insomma, al di là delle celebrazioni più goliardiche, al di là degli strafoghi di un nugolo di amiche cicciottelle, il No Diet Day va onorato, e dunque per farlo con rinnovato ardore io ho deciso di darmi al Sushi, alla pizza e al gelato artigianale insieme!

No Diet Day

 

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