Ultima modifica 20 Aprile 2015
Non se ne parla molto, purtroppo. Della vicenda, forse, se ne è occupato qualche telegiornale, ma non in prima serata e, comunque senza dare risalto alla notizia, forse perchè il protagonista è di Bolzano dal cognome di chiara origine germanica, ma tant’è, è un caso, purtroppo, di ordinario cattivo uso del pubblico denaro. Luis Dunwalder è nel mirino della magistratura, alla quale dovrà spiegare come e perché spendeva i soldi pubblici della sua città, Bolzano.
Faccio qualche esempio.
E’ il compleanno di un suo amico, per caso assessore alla cultura, Florian Mussner cui giunge un gradito regalo: un bel binocolo.
Ma la magistratura sospetta che i 500,00 euro pagati per l’acquisto non provengano dal portafoglio privato del Presidente della provincia, autonoma, ma dal fondo riservato della stessa amministrazione, come gli 800,00 euro servito per saldare il conto nel famoso ristorante Laurin.
Bene, in fondo sono solo 1.300,00 euro direte voi, ma non è tutto qui, magari lo fosse!
Il Corsera elenca altre spese personali pagate con i fondi pubblici: irpef, imu, la tassa sui rifiuti, quella sulle acque reflue e i canoni tv.
Ma non basta si è pure offerto i biglietti aerei per sé e per la compagna, i medicinali, il rinnovo del permesso di caccia, le pallottole necessarie, non so se si è regalato anche l’automobile, è certo però che l’assicurazione obbligatoria, il bollo e cambi di gomme sono stati pagati con gli stessi fondi.
Si è poi sposato il figlio Hannes e gli stessi fondi sono serviti a pagare le spese nuziali.
Ma Durnwalder non si ferma lì, nossignori, lui fa i generoso, apre il suo portafoglio per pagare di suo quello che serve per la banda della città, per un banchetto pubblico, per un disoccupato, per chi ha un bisogno, per tutto e per tutti.
Per questo gode di moltissime simpatie. Parlano di lui come un uomo buono, alla mano, sempre pronto ad aiutare il prossimo, e questo gli porta voti, molti voti.
Peccato però che quel portafoglio non contenga soldi suoi, ma siano soldi pubblici.
Poi, a fine mese, lui fa una rendicontazione diligente delle spese istituzionali da lui sostenute, chiaramente non specificando in dettaglio in che consistano quelle “spese istituzionali”.
Questo dice il Corsera e sospetta la Magistratura, ma quanti sono i Dunwalder, i Lusi, i Fiorito e compagnia cantando nel nostro belpaese?
E c’è una cosa da dire, Dunwalder ha amministrato bene, non ha sprecato i soldi che così generosamente lo Stato Italiano elargisce alle regioni e province autonome, non ha male operato come Lombardo in Sicilia, no lui ha solo usato per sé quei fondi nella sua disponibilità a lui concessi per usi politici, ha
Solo distratto quelle somme, solo….
Come siamo messi male…