Ultima modifica 12 Dicembre 2016
Se si digita su google la frase:”Io odio mia suocera” si ottengono ben oltre 42.000 risultati. Il fatto che la ricerca fatta con le parole”Io odio mia nuora” non sia altrettanto prolifica può essere dovuto solo al fatto che molte suocere ancora non utilizzano internet ma, se Google leggesse nel loro pensiero, probabilmente, i risultati non sarebbero da meno.
Una ricerca dell’Observer prova come il difficile rapporto tra nuore e suocere non sia solo una barzelletta ma una difficile realtà. Secondo questa indagine, condotta per più di vent’anni, oltre il 60% delle donne afferma di avere un rapporto ostile con la propria suocera, mentre il 55% delle suocere si sente esclusa o in imbarazzo in presenza della nuora.
Nuore e suocere: una lotta di sangue
Ci sono primi incontri tra nuore e suocere in cui tutto risulta chiaro fin da subito.
Con una sola occhiata, la suocera comunica alla nuora una serie di regole. “Cara ragazzina dalle tette sode e dall’occhio languido, credi di entrare in casa mia e fare di mio figlio tutto ciò che vuoi? Io l’ho allattato, l’ho nutrito, l’ho cullato e tu dov’eri quando lui piangeva all’asilo?
Ah già non eri ancora nata! Lo vedi che sei troppo giovane per lui?”
La nuova, o futura nuora, rincasando, si ripete che, forse ha sentito male o, probabilmente, non ha sentito proprio nulla, eppure è convinta di aver capito tutto perfettamente.
Chiede conferma al maschio conteso che, naturalmente, non ha percepito nulla e, perciò, la rassicura:
“Ma cosa ti viene in mente? Mia mamma ti adora!”
Eppure quella sensazione c’è e, col tempo, condiziona il suo comportamento nei confronti della mamma del suo lui e ancora non è stata spesa alcuna parola!
Ci sono, poi, primi incontri idilliaci, in cui la suocera accoglie la futura nuora come se fosse una figlia, forse perchè è davvero la figlia che avrebbe sempre voluto…peccato che non lo sia.
Così, inizia un pericoloso gioco di shopping insieme, regali, uscite da amiche e confidenze, tutte cose che, prima o poi, verranno rinfacciate con un risentimento feroce. Perchè una suocera non è ne’ una mamma e ne’ un’amica.
La suocera è un’entità che, ad un certo punto della vita, entra a far parte della nostra famiglia, mentre noi entriamo a far parte della sua, pur non condividendo alcun legame di sangue o sentimentale.
Le cose si aggravano sempre con l’arrivo dei nipoti.
Ed ecco dove sta il pericolo nel rapporto nuore e suocere: dover condividere legami viscerali con una persona che di famigliare non ha proprio nulla. Nuora e suocera sono due donne che amano in modo totale le stesse persone, figli, di una o dell’altra. Una chiede di essere accettata come moglie di un figlio cresciuto, l’altra chiede di essere inclusa e accolta come nonna dei piccoli figli dell’altra, ognuna con le proprie modalità di amare e di educare che, inevitabilmente saranno divergenti.
A chi non piacerebbe far parte della Famiglia del Mulino Bianco?
Chi non comprenderebbe i vantaggi del trovare, davvero, nella suocera una seconda mamma e, nella nuora, una nuova figlia? Far parte di una famiglia, però, significa dare il meglio e il peggio di sè.
Significa essere se stessi, nel bene e nel male. Il problema è che, quando si dà il meglio, va tutto bene ma il peggio è accettato solo da chi ama in modo incondizionato: mamma, sorella, fratello, papà, marito, figli.
Al massimo l’amica di infanzia. Nuore e suocere non dimenticano…mai!
Possono indossare la maschera della tolleranza ma non quella dell’accettazione profonda.
E i mariti quanto influiscono?
Povere vittime inconsapevoli! Loro, che hanno il santino della mamma appeso in ufficio e che credono fermamente nella sua verginità, nonostante evidenti prove di impossibilità, raramente riescono a capire l’amarezza che traspare dal volto della moglie. Cosa ci potrà mai essere di così insuperabile tra le due donne più importanti della sua vita? “Non hai visto come mi ha strappato il bambino dalle braccia?”
“Ma cara ti stava cadendo!” Risponde lui ingenuamente.
“Tua madre mi guarda sempre storto!”
“Sì, anche a me: ha lo strabismo di Venere…divina!!”
“Tua moglie fa sempre al contrario di come farei io!”
“Mamma, lei è mancina!”
Qualsiasi cosa lui dica, lo dice perchè non capisce e, in effetti, lui non può capire perchè un uomo non potrà mai amare i propri figli in modo FEROCE come fa una donna.
Di certo, un marito intelligente cercherà di non schierarsi apertamente con nessuna delle due mamme orso e, di sicuro, se proprio deve prendere una posizione, dovrà ricordarsi che lui è ormai parte di una nuova famiglia di cui deve proteggere l’integrità.
Nuore e suocere, che fare?
Ogni situazione è a sè e, senza dubbio, i rispettivi caratteri influiscono molto sul risultato finale.
Il rispetto, da entrambi i lati, è sempre dovuto ed è molto importante trovare un giusto equilibrio tra inclusione e distanza perchè la famiglia allargata non funziona quasi mai ma nemmeno quella che recide nettamente le proprie radici ha vita lunga.
Da nuora, è importante far sentire la propria suocera utile ma senza rischiare di cadere nella trappola della dipendenza. E’ anche essenziale non ostacolare il rapporto tra mamma e figlio e, dunque, incoraggiare il proprio marito a dedicare del tempo esclusivo alla propria mamma, potrebbe essere un’ottima strategia.
Da suocera, è doveroso ricordare che il proprio figlio è cresciuto e che la famiglia che si è costruito e a cui lei è, naturalmente, molto legata, è solo sua. L’unico modo di sentirsi parte di quella famiglia è quello di bussare e chiedere:”Avete bisogno?” Bisogno di un aiuto, di un supporto di un sostegno, come e quando lo desiderano. Oppure, di bussare e dire “Ho bisogno di aiuto” Un aiuto chiesto con garbo e umiltà.
La cosa più utile da fare, tra nuore e suocere, comunque, è quella di mettersi nei panni altrui, ripensando al passato o catapultandosi nel futuro.
In fondo, ogni suocera è stata nuora e molte nuore saranno suocere e, se la legge del contrappasso ha un qualche valore, è meglio comportarsi bene se non si vuole rischiare che la propria futura nuora sia la reincarnazione assetata di vendetta della propria suocera!
per me non è la suocera il problema, ma la madre…non permetto nè a mio padre nè a mia madre di proferire verbo (se non prima vagliato e approvato da me) con i miei figli …. grazie francesca per avermi fatto riflettere! Forse lasciarli fare a modo loro alle volte non comporta nessun danno permanente, però hai detto bene, una madre ama in modo feroce, ci trasformiamo in belve assetate di sangue quando si tratta dei nostri piccolini
Ci sono alcuni casi, come il tuo, in cui il problema sono i genitori e non i suoceri…ogni situazione è diversa, ma, in media, parlo anche per me, a parità di rotture di scatole, si è più easy con la mamma che con la suocera!