Ultima modifica 28 Dicembre 2016
Dopo anni e anni di silenzio, forse di sudditanza, verso la massima autorità religiosa del mondo, l’assemblea delle Nazioni Unite si è svegliata e ha inviato una pressante richiesta, oso dire un ordine, al Vaticano.
Forse lo hanno fatto fidando nel nuovo e diverso atteggiamento assunto da Papa Francesco, forse hanno pensato che era giunto finalmente il tempo che si facesse chiarezza, si mostrassero e punissero i colpevoli di uno dei delitti più vergognosi e abbietti che si possano compiere: la pedofilia.
Vuole, l’assemblea, che i colpevoli vengano allontanati, messi in condizioni di non nuocere, vuole conoscerne i nomi, vuole sapere…..
Perché solo ora?
Perché hanno taciuto, rendendosi complici, essendone a conoscenza, dei misfatti di molti sacerdoti?
Complici di un sistema che impediva, di fatto, a uomini e donne, che preso il velo o gli ordini, di cambiare idea, di rendersi conto di non essere in grado di perseguire i voti di castità a cui erano obbligati.
Questo, anche quando si trattava di amori tra persone adulte e consenzienti di sentimenti che non potevano essere compressi o dimenticati, che spesso hanno portato a relazioni segrete, alla nascita di figli di ragazze- madri, figli che non hanno mai conosciuto il padre, bambini che, soprattutto nel passato, anche recente, portavano, senza colpa alcuna, un marchio d’infamia: bastardi.
Bimbi che non hanno potuto avere una famiglia, bimbi la maggior parte dei quali è stata abbandonata in brefotrofi, bimbi vittime dell’ipocrisia, vittime dei sotterfugi, della distorta interpretazione della massima cristiana: guai a colui che darà scandalo agli innocenti!
Interpretazione che limitava il peccato alla conoscenza dei fatti, per cui bastava negarli, nasconderli, occultarli dietro una facciata di probità.
Per cui venivano perseguiti i peccatori, uomini e donne, che non seguivano le regole, i dettami del vangelo, se ostentavano i peccati, se non nascondevano il loro agire come hanno fatto molti religiosi.
E così si spiega, anche se non si comprende né si giustifica, il rifugiarsi di molti pedofili tra le braccia di una Chiesa, disposta a nascondere i loro misfatti, a negarli, a spostare semplicemente di luogo in luogo tutti i colpevoli, senza evitare di metterli in contatto con le loro potenziali vittime: i bambini.
Rendendosi così complice dei misfatti, persecutori di chi, a parole, voleva proteggere, perché, nei fatti non era così.
Si è limitata, per secoli, a negare, negare, negare, poi, quando l’evidenza dei fatti, è diventata palese, quando i genitori dei bambini abusati hanno iniziato a credere ai loro figli, quando si sono ribellati, quando hanno capto che il diavolo, a volte, si nascondeva dietro le nere vesti, ha iniziato ad ammettere, ma non a punire severamente.
A perdonare i peccatori e a chiedere scusa alle vittime, ma non cercando rimedi, non allontanando definitivamente i miserabili, continuando a coprirli, mimetizzarli, difenderli!!
È vero che papa Ratzinger aveva cercato di cambiare le cose, ma, forse, non ne era in grado e se ne era reso conto, perciò, credo, si sia dimesso.
Ora arriveremo finalmente alla verità?
Si libererà la Chiesa di quel fardello, imparerà a fare chiarezza, capirà che nascondere le cose è il peggiore dei comportamenti?
E si renderà conto che l’allontanamento, la diminuzione de fedeli è, in buona parte, causata dal buio dietro il quale si è sempre nascosta e tutt’ora si nasconde?
Risponderà alle richieste dell’ ONU?
Imparerà che l’essere è infinitamente meglio dell’apparire?
Mah…