Ultima modifica 30 Novembre 2020
Avete mai letto qualche avviso proveniente dalla scuola dei vostri figli che parlava di Ossiuri?
Il secondo posto della hit parade delle comunicazioni scuola-famiglia in caso di infezioni e invasioni spetta, dopo il podio che va ai pidocchi, agli ossiuri.
I vermi nelle feci in pratica.
L’infestazione da ossiuri è tra le più diffuse infezioni nei bambini in età scolare, e di conseguenza anche negli adulti a contatto con essi.
Cosa fare in caso di infezione da ossiuri?
L’infestazione di ossiuri in genere avviene attraverso il trasferimento delle uova del parassita dalla regione anale a veicoli come vestiti, lenzuola e biancheria da letto, giocattoli, vasini o sedili da water. Le uova possono sopravvivere sui veicoli per 3 settimane alla normale temperatura domestica.
Da questi veicoli le uova vengono trasferite a un nuovo soggetto ospitante, e poi portate alla bocca e ingoiate.
Gli ossiuri passano facilmente attraverso le dita contaminate.
Se ci sono bambini che ad esempio succhiano il pollice l’infezione trova una strada facilissima per passare da uno all’altro soggetto.
Una volta ingerite le uova, in 2-6 settimane queste maturano e si schiudono nel basso tratto intestinale. La femmina poi migra fino alla zona perianale per deporre altre uova.
I vermi si spostano con una sostanza gelatinosa per lo più di notte. Ecco perché i bimbi in genere accusano un prurito in quelle zone principalmente di notte.
In effetti si parla di vermi nelle feci, ma in realtà gli ossiuri popolano l’intestino e non le feci.
Sintomi di ossiuriasi
Uno dei pochi sintomi della presenza di infezione da ossiuri è il prurito perianale, provocando escoriazioni da grattamento.
In rari casi, nelle bimbe e nelle donne i vermi raggiungono il tratto genitale causando vaginiti.
Come accorgersi degli ossiuri?
L’unico modo per essere certi di una presenza di questi vermi è l’esame della zona perianale.
Dopo aver messo a letto il bimbo (1-2 ore dopo o al mattino presto) ad esempio si può provare a individuare il verme femmina, lungo dagli 8 ai 13 mm.
Oppure con lo scotch test. Prima che il bimbo si alzi è possibile posizionare una striscia di nastro adesivo tra le pieghe perianali. Ad una analisi al microscopio potranno trovarsi uova, di piccolissime dimensioni e forma ovale. Questa prova va ripetuta per 3 giorni per garanzia di riuscita.
A volte, le uova possono essere localizzate sotto le unghie dei pazienti. Questo perché un bimbo piccolo che si gratti può lasciare evidenze dell’infezione proprio sotto le unghie. Meno frequentemente le uova si trovano nelle feci.
Come si trattano gli ossiuri?
Il trattamento principe per le ossiuriasi è a base di Mebendazolo o albendazolo.
In genere i vermi nei bambini sono più fastidiosi che dannosi.
Il trattamento è necessario dunque in casi sintomatici o nelle infezioni croniche e frequenti.
In farmacia sono disponibili singole dosi dei suddetti farmaci per debellare queste infezioni, da ripetere dopo 2 settimane.
Il trattamento per i sintomi invece si riduce a creme emollienti o unguenti anti-pruriginosi che alleviano il fastidio del prurito.
Più importante invece è la prevenzione
Vista la lunga vita di questi vermetti fuori dal corpo, è importante una buona prevenzione.
Cosa fare?
Semplicemente seguire poche regole di igiene:
- Lavarsi le mani con acqua calda e sapone dopo essere stati al water o dopo il cambio dei pannolini, e prima di toccare il cibo.
- Lavare spesso vestiti, giocattoli e biancheria da letto.
- Importante anche rimuovere le uova dalla pelle con docce giornaliere.
- Indispensabile infine la pulizia degli ambienti, possibilmente con aspirapolveri o vaporiere per eliminare le uova.
In ultimo, care mamme, inutile pensare che in caso di ossiuri ci si possa affidare ai rimedi della nonna: aglio, cannella, scorze di limone potrebbero addirittura far più danno, contribuendo a diffondere i vermi negli ambienti.
Piuttosto, informate sempre il pediatra del vostro bimbo se doveste ravvisare una possibile infezione.