Ultima modifica 11 Aprile 2020
Il Pap test è un esame diagnostico che molte di voi già conosceranno.
Si tratta di uno screening preventivo per identificare alterazioni sospette alla cervice dell’utero, dovute al cosiddetto Papilloma Virus (HPV).
In cosa consiste il pap test
Innanzitutto va ricordato che il Pap test è un esame molto semplice e poco invasivo: attraverso un piccola spatola ed un tampone vengono prelevate alcune cellule dal collo dell’utero e dal canale cervicale. Si tratta di un’operazione del tutto indolore che, al massimo, può risultare un po’ fastidiosa. Dopo il prelievo le cellule vengono esaminate per verificare la presenza di eventuali infezioni da HPV – Papilloma Virus -, un campanello di allarme importante per verificare la predisposizione allo sviluppo di un possibile tumore.
I successi della prevenzione
Il tumore al collo dell’utero è stato, fino al primo dopoguerra, una tra le cause di morte più diffusa tra le donne. L’introduzione del test – che viene consigliato alle donne di età compresa tra 25 e i 64 anni, con differente frequenza a seconda dell’età – ha permesso di abbassare significativamente i tassi di incidenza di questa patologia. Per la sua importanza e proprio perché è in grado di individuare precocemente delle anomalie non rilevabili durante una normale visita ginecologica, il pap test è un esame gratuito ed è possibile effettuarlo anche nelle Asl o nei consultori della propria città senza la prescrizione del medico.
Con il vaccino serve ancora farlo?
Dopo anni di ricerche la comunità scientifica ha messo appunto un vaccino contro il HPV. Ci sono attualmente 2 tipi di vaccino: un vaccino tetravalente che previene l’infezione dovuta a quattro tipi di HPV (due tipi responsabili del tumore del collo dell’utero e due dei condilomi genitali) ed un vaccino bivalente efficace contro altri due tipi di HPV anch’essi responsabili del tumore del collo dell’utero. I due vaccini sono risultati molto efficaci nei confronti delle lesioni provocate dai HPV responsabili del 70% circa dei tumori. Questa percentuale però ci dice che in ogni caso, anche se esiste il vaccino, il Pap test va effettuato.
Cose da sapere
- Le donne in gravidanza, possono eseguire il Pap test, ma va fatto solo in caso di necessità e informando il medico della propria situazione;
- Il Pap test può essere eseguito anche dopo 40 giorni dal parto;
- L’uso di contraccettivi orali o la presenza di una spirale intrauterina non sono rilevanti ai fini del test;
- Fino ai 65 anni, anche se si è già in menopausa, le donne devono comunque continuare ad effettuare il test;
- Anche le donne ancora vergini possono effettuare il test; informando il medico, questi provvederà ad utilizzare uno strumento meno invasivo per prelevare le cellule da analizzare;
- Se si è state sottoposte ad un intervento di asportazione dell’utero (isterectomia) è necessario consultare il medico prima di procedere al test.
Come sempre prima di parlare di farmaci, vaccini, test e prevenzione il miglior alleato di ogni persona è sempre lo stesso: essere informati.
Dott.ssa Luana Longo