Ultima modifica 20 Aprile 2015
Come sono facili a pronunciarsi parole che esprimono pensieri importanti, ma spesso sono parole vuote, prive di significato per chi le pronuncia, dette soltanto, forse, per attirarsi le simpatie delle persone a cui sono rivolte, ma null’altro.
Vi ricordate l’8 di marzo ultimo scorso? Vi ricordate le belle frasi pronunciate dal nostro Presidente, parole che inneggiavano al pensiero, alle conquiste e alle istanze dell’ altra metà del cielo?
Parole, parole, parole, ma dietro di loro c’era un pensiero condiviso?
Nelle riunioni ufficiali ha sottolineato con quello che sembrava sincero entusiasmo la ( quasi) raggiunta parità della donna, il suo insostituibile apporto in ogni campo dello scibile umano, ma…..
Ha scelto 10 saggi per sbrogliare l’aggrovigliatissima matassa della politica nostrana, forse…..ma qualunque sia il suo intento non è importante, lui ha scelto 10 persone, le migliori possibili, il massimo che è presete sul mercato, dice Lui, il meglio del meglio, dice sempre lui…10 persone….10 uomini!
Nemmeno una rappresentante del gentil sesso, nemmeno una di noi, eppure…ci sono guriste di vaglia, economiste di fama, ma per il nostro Presidente nessuna di loro è degna di sedere in uno di quei due consessi, o no?
Forse non ci ha neppure pensato, forse non ci ha neppure prese in considerazione, non ci stima abbastanza da ritenere, da pensare che una donna sia all’altezza per sedere allo stesso tavolo di quei saggi, di essere in grado di ragionare con loro, forse meglio di qualcuno di loro.
E quelle parole pronunciate l’8 marzo? Erano solo parole, vuote di significato?
Pronunciate per l’occasione da un politico ansioso di essere politicamente corretto, ma dalla realtà ben diversa come si è rilevato alla prova dei fatti?
Per l’ennesima volta un uomo ci ha insegnato a non credere alle sue parole, a non applaudire ai suoi sproloqui, ma a cercare la verità nei suoi atti, a dissociarci dalle sue azioni.
Poi ascoltate le reazioni si è scusato, forse obtorto collo, ma si è scusato.
Ma come? Si è detto stupito delle proteste, è apparso incredulo e ha detto che in fin dei conti si tratta di commissioni temporanee, e allora?
Lui non capisce le proteste, le stigmatizzazioni perché, comunque ha scelto personaggi di primo piano, persone stimate da tutti , dice Lui. Perché le donne non sono stimate?
E no, proprio non capisce, e così rimarca che le parole, i sentimenti ed i pensieri espressi l’8 di marzo non erano altro che letture di un copione scritto da altri, che Lui si è limitato a recitare, ma che non erano espressione del suo pensiero.
Un po’ di sincerità, per favore!!