Ultima modifica 16 Aprile 2021
Con il termine VBAC (Vaginal Birth After Cesarean) ci si riferisce al parto vaginale dopo un parto con taglio cesareo.
Molte partorienti con un pregresso taglio cesareo possono infatti affrontare il travaglio di prova nel parto successivo.
Fatta eccezione per quelle che hanno condizioni mediche o ostetriche che rappresentano un’indicazione per taglio cesareo elettivo. Oppure che abbiano subito più di un cesareo, o nel caso in cui sia passato poco tempo tra il cesareo precedente e la gravidanza attuale.
Se le condizioni lo permettono, quando il travaglio inizia spontaneamente nella seconda gravidanza secondo le ricerche circa il 70% delle donne potrà partorire per via vaginale.
Questa percentuale aumenta fino al 90% se il primo taglio cesareo è stato effettuato a una dilatazione cervicale superiore a 7 cm.
La possibilità che si verifichi una rottura d’utero invece varia tra lo 0,9% e lo 0,02% dei casi. Non è quindi giustificabile un intervento sistematico su tutte le donne.
Se è necessario indurre il travaglio, le ricerche indicano che un uso giudizioso e controllato delle prostaglandine (gel o fettuccina) è compatibile con un buon esito materno-neonatale. Nonostante questo però si tende ad evitarlo per l’aumentato rischio di rottura d’utero. Invece l’uso dell’ossitocina va ben valutata in base alla situazione e sotto stretto controllo di un medico esperto.
La gestione del travaglio è simile a quella di un parto ordinario ma differisce in alcuni aspetti
Il monitoraggio del bambino tramite la cardiotocografia, per altro raccomandato durante tutta la durata del travaglio stesso.
Nel caso di travaglio distocico (che non prosegue), la decisione di usare l’ossitocina per accelerarlo deve essere presa da un ostetrico esperto e comunque la durata dell’infusione ossitocica non deve superare le 2-3 ore;.
Infine la manovra di Kristeller (pressione sull’addome materno) è controindicata.
Il sostegno del partner sia nella scelta di affrontare l’esperienza del travaglio di prova e del parto spontaneo dopo pregresso taglio cesareo, sia durante le varie fasi del travaglio, costituisce un elemento molto importante, tanto che la possibilità che anche lui possa essere presente in sala parto è sottolineata anche dalle linee guida dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).