Ultima modifica 25 Giugno 2021

Ho letto l’articolo di Paolo De Benedetti.
Mi ha fatto sorridere e riflettere.
Mi ha fatto tornare indietro a quel giorno di settembre: al mio parto!

Parto senza marito (e non vado in vacanza!)

Tutte (con le dovute eccezioni) moriamo dalla voglia di raccontare del memorabile ed unico momento in cui abbiamo sfrattato il pargoletto dal delizioso monolocale che lo ha ospitato per mesi.
Grazie a Dio qualcuna lo fa evitando i particolari più “tecnici”, altre scrupolosamente, non trascurano alcun dettaglio. Molte preferiscono solo mimare in maniera esilarante le smorfie del compagno alla fatidica frase “Caro, devono essersi rotte le acque!”, o raccontare, ridendo tra le lacrime, della corsa nel traffico urlando “corrrrriiiiii…..vai piano ….. corrrrriiiiii…..vai piano”!

In alcuni casi (non so se fortunati o meno) alcune di noi avevano il proprio compagno a tenerle la mano e sentirsi ogni imprecazione possibile tra le urla di gioia e dolore.

Ad ogni modo, non lo dimenticheremo mai.

parto

Io ho partorito 30 mesi fa. Tra gioia e dolore, tra lacrime e risate.
Mio marito fuori dalla porta ad aspettarci con l’ansia e senza proferire parola ad anima viva. (Io non c’ero ma avrei pagato oro per vederlo.).
Ho partorito senza che lui mi tenesse la mano, senza potergli urlare contro qualche imprecazione del tipo “E’ tutta colpa tua”!!!.

Ho partorito con un taglio cesareo. L’ho scelto io.

E questo ha comportato, che oramai da 30 mesi (ogni volta che mi torna in mente), mi domando: “come sarebbe stato se avessi partorito naturalmente?
Se ci avessi almeno provato?

Probabilmente (anzi conoscendomi è cosa certa) se mia figlia fosse nata naturalmente mi sarei chiesta 1000 volte: “come sarebbe stato se avessi avuto un parto cesareo?”. Vero è, comunque, che da allora ancora non me ne sono fatta una ragione, non per il “tipo” di parto, ma per il fatto di non averci nemmeno provato.

Se mi fosse stato imposto dai medici per un qualche problema più o meno “tecnico”, forse lo avrei metabolizzato diversamente. Il fatto di non aver voluto nemmeno tentare, in qualche modo mi fa sentire meno forte (ma non per questo meno mamma!eh!).

Forse anche per questo leggendo l’articolo mi sono un po’ intristita.

Mi è ritornata alla mente a questa scena: letto d’ospedale, palloncini, fiocchi rosa, confetti, corredo, corredino e “compagnia cantando”.
Una bella giovane mammina, occhi stanchi ma illuminati da “luce di nuova-mamma”, a raccontare il suo unico, eccezionale, indimenticabile parto!
Ovviamente noi, le amiche (mamma e non), a deliziarci del meraviglioso racconto (manco fosse la prima donna al mondo a farlo), e dulcis in fundo, ovviamente, LEI: la nuova nonna!!

Tutta fiera, orgogliosa e piena d’amore per la sua adorata prediletta figlia che aveva avuto anima e coraggio di metterle al modo la nipote!

LEI, che ad un tratto, interrompe lo sproloquio interminabile che ogni neomamma ancora sana di mente e di buon cuore, dovrebbe evitare alle amiche non-mamma, ci guarda, e dice: “è stata veramente bravaaaaaa… per partorire naturalmente ci vuole coraggio. e la donna che fa un parto naturale ha qualcosa in più….è una donna con le palle!”

Ecco… io solitamente sono piuttosto impulsiva e quando mi dice male (come in questo caso) anche un filino antipatica (e vi assicuro mi riesce pure facile esserlo!), ma in quell’occasione rimasi senza parole, forse delusa, amareggiata, intristita (a dirla tutta pure un pochino pochino incazzata!).

Anche adesso preferisco non commentare le parole della supernonna, la mamma della “supermamma con le palle”.

Preferisco lasciare a chi legge immaginare come mi sentii e che cosa avrei voluto risponderle.

3 COMMENTS

  1. cara delia sono rossella, mi dispiace che il commento della “supernonna” ti abbia colpito negativamente, soprattutto in modo così incisivo. ma rientrando nella categoria di “supermamma con le palle” credo sia doveroso esprimere il mio pensiero.
    quando la tua piccola farà qualcosa che per te è o è stato molto difficile fare, tu ne sarai così fiera ma così fiera che manifestare tale sentimento alle persone sarà una reazione naturale. forse lo farai con tutto il fervore che hai nel cuore perchè l’amore di una mamma è sempre un sentimento puro e intenso e la tua te lo dimostra ogni giorno. quindi non sentirti ferita da quelle parole perchè non erano dirette a discriminare le donne che devono/voglio partorire col cesareo bensì ad esprimere a delle persone amiche la gioia di un momento magico ed intenso come il giorno della nascita di un figlio o di un nipote. e’ stato bello conoscere questo blog e conoscere sensazioni che forse non ti eri mai sentita ad agio di esprimere a voce… non è che proprio questo non esprimerti ha fatto sì che si creasse la categoria di amica di mer..inga?

  2. Rossella cara…ho letto e assaporato ogni parola del tuo commento! mi fa veramente piacere che tu sia arrivata a noi…le nuove mamme hanno sempre un sorriso in più per ogni lettore interessato alle loro opinioni!
    Una precisazione, prima di ogni altra cosa, mi è d’obbligo. Non per pignoleria, ma per rispetto alle mamme che scrivono e gestiscono il sito! lenuovemamme.it non è il mio blog personale, nel quale rigetto ogni amenità mi passi per la testa! “Con questo sito ci prefiggiamo un obiettivo tutto sommato rischioso: costruire uno spazio che sia capace di raccontare anche le esperienze più pesanti con un briciolo di sano umorismo. Un’impronta, questa, che non tutti riusciranno a cogliere in modo positivo; un sistema sicuro per accaparrarsi i giudizi aspri di chi è convinto che esista un senso unico per affrontare le batoste della vita: serietà assoluta, tono contrito e gravi frasi di circostanza. E invece no, ve lo assicuriamo. Non è l’unico modo.” Questo è solo uno stralcio delle parole che ci definiscono nella “mission” del sito!
    Sicuramente avrai notato che i miei articoli trattano situazioni di tutti i giorni in modo ironico, sarcastico, caricate a volte, con la speranza di “rubare un sorriso”, ognuna di noi, qui lascia la sua opinione, non da consigli, non giudica, non condanna, CONDIVIDE!
    Se hai letto la presentazione di Leida Leg, avrai notato, che per prima cosa viene descritta come “logorroica a livelli patologici”, quindi dubito, seriamente, che Leida non abbia espresso a voce sensazioni e umori. In ogni caso, alcune volte, si parla molto anche con gli occhi e con il cuore, e dovremmo lasciare che l’anima ascolti un po’ di più! Le compagne di mer…inga in alcuni momenti hanno l’anima tropo impegnata, e si vede, che alcune “sensazioni espresse a voce” non le colgono!
    La bella giovane mammina, occhi stanchi ma illuminati da “luce di nuova-mamma” mi piaceva, mi rendeva felice e contemporaneamente mi ricordava che io non ero riuscita a sentirmi così forte e coraggiosa … ma era l’impresa di un’amica!(non di un’amica di mer…inga!) Ed io, credimi, ti prego, ero sinceramente felice che lei, invece, ce l’avesse fatta!
    La definizione di “mamma con le palle”, si, lo confesso, mi ferì! E le motivazioni le ho lasciate nel post …
    Non capii che quelle “ parole non erano dirette a discriminare le donne che devono/voglio partorire col cesareo bensì ad esprimere a delle persone amiche la gioia di un momento magico ed intenso come il giorno della nascita di un figlio o di un nipote”… e non ci riuscii, perché forse non avevo superato la mia mancanza di coraggio! E mi fa veramente piacere che tu mi abbia aiutato a rifletterci! Il TUO punto di vista, mi ha scaldato un po’ il cuore e, probabilmente, mi serviva per capire proprio questo! Ti ringrazio!

  3. Cara Leila,
    Per puro caso ho letto questo post. Sono una mamma da 28 mesi e anche io come te ho partorito con un cesareo, per motivi di salute. In realtà avrei potuto tentare il parto naturale, ma ho avuto paura. Ho un’ipertrofia al ventricolo sinistro e ho dovuto sospendere i farmaci per tutta la gravidanza. Il mio cardiologo inizialmente mi aveva consigliato il cesareo. Poi a poche settimane dal parto mi dice che avevo reagito bene al fatto di aver sospeso i farmaci e, volendo, avrei potuto tentare il naturale. Sta di fatto che ho avuto paura …
    Ho allattato solo per 3 mesi … Non era mai sceso bene il latte. Sono molto emotiva e apprensiva e questa cosa mi condizionata tantissimo.
    Grazie per queste riflessioni a voce alta. Aiutano molte mamme a non sentirsi diverse e sole in molte circostanze. Buon Natale
    Lorena

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