Ultima modifica 7 Febbraio 2017
Questo il titolo di un articolo apparso su alcuni quotidiani statunitensi e ribaltato subito su facebook, ci risiamo. Ho fatto un salto sulla sedia.
Mi sono detta, siamo nel 2016 ed è tutt’ora possibile che qualcuno pensi che la pedofilia non sia un crimine?
È possibile che si continui a pensare solo ai colpevoli, trovando loro ogni genere di giustificazioni e non avere mai un occhio di riguardo alle vittime?
Oh, certo nell’immediatezza dei fattacci, si solleva l’indignazione generale, si levano alte grida, si reclamano misure anche estreme, ma, passato il momento, cade tutto nel dimenticatoio, salvo il ripetersi degli strillati titoli dei giornali, di fiaccolate, dei cortei e poi…
I colpevoli, già additati al pubblico ludibrio diventano, almeno per alcuni dei poveri malati, psicologicamente disturbati, e come recita il titolo, non colpevoli, non criminali.
Soprattutto se si affidano a buoni avvocati, rischiano poco o nulla, se incarcerati godono di permessi premio, di riduzioni di pena, e di mille altre facilitazioni e, dopo pochi anni si vedono definitivamente aperte le porte delle carceri, liberi di reiterare il loro delitto.
Si, perché nessun ritrovato, nessuna medicina, nessun medico o psicologo che sia, è in grado di curare definitivamente quella che molti chiamano malattia, anche la castrazione chimica è soltanto un palliativo, dura il tempo di un attimo e ha bisogno di essere rinnovata altrimenti l’ ignobile pulsione ritorna, quindi è necessaria, indispensabile, la volontà del pedofilo, che non sempre è d’accordo.
Molti di loro sono infatti convinti che i piccoli siano non solo consenzienti, ma che desiderino le loro attenzioni, che le provochino, mentre loro sono convinti di amarli.
Li amano? NO, amano soddisfare le loro voglie, la loro depravazione, li usano e li gettano quando diventano troppo grandi, quando sono troppo cresciuti per loro e passano ad altri più giovani incuranti dei danni che procurano, delle sofferenze che infliggono, delle vite che stravolgono e rovinano.
Ma il loro è solo disorder not a crime!
Nel mondo cristiano ( soprattutto in quello cattolico) molti si annidano tra i sacerdoti, fino a poco tempo fa tollerati, coperti, negati, mandati altrove, soprattutto quando le comunicazioni erano lente, quando i fatti non avevano risonanza mondiale ed immediata, qualche volta ritirati in conventi, ma più spesso spostati solo di città, continuando a prendersi cura dei bambini e di continuare le loro infami pratiche.
Ora sono condannati, ma a voce, non ci sono denunce: possibile che siano scomparsi?
Nel mondo musulmano forse è ancora peggio, la pedofilia, quella nei confronti delle bambine, è tutelata, legalizzata. Si può chiamare diversamente da pedofilia quella che pratica un uomo, giovane o vecchio che sia, sposando una bimba di 10- 12 anni?
Quella è tollerata, approvata anche dai genitori della piccola, senza dubbio dal padre, poiché le donne e le piccole donne in particolare non contano nulla non hanno diritti, e nei loro confronti tutto è permesso.
Tra uomini. O meglio, tra uomini e bimbi invece è proibito, severamente, se scoperti sono condannati sic et simpliciter alla pena massima: la morte.
Comunque occidentali o no, malati o disturbati che siano la pedofilia è un crimine, uno dei più turpi poichè anche quando non sfocia in omicidio ( e capita, purtroppo) strappa l’infanzia ai piccoli, toglie loro la vita.