Ultima modifica 20 Aprile 2015
Una coppia, che sembrava normale, i vicini della porta accanto, un marito ed una moglie, un uomo e una donna apparentemente come tutti gli altri, sono accusati di pedopornografia!
Vivono a Rivarolo, una delegazione della grande Genova e sono stati accusati di un reato gravissimo, quello di detenere materiale, pellicole, video e quant’ altro che vede bambini, anche piccolissimi in posa, attori di filmati estremi, raccapriccianti, di bambini violati, costretti a subire affronti inqualificabili da….non so nemmeno bene come definirli, non trovo le parole, ma penso che mi capiate.
Io non capisco perché la polizia postale abbia atteso e monitorato per mesi il computer della coppia prima di accusarla formalmente e farla accomodare nelle patrie galere, ma purtroppo è quali sempre così e intanto altri bimbi sono stati obbligati a prostituirsi e a subire violenze estreme. L’indagine era partita dalla procura di Salerno che ha raccolto prove schiaccianti al termine della sua inchiesta contro la pedofilia on line e ha emesso contro 10 personaggi sparsi sul territorio italiano le relative ordinanze cautelari.
A Genova vivevano, come ho già detto, 2 coniugi, lui un metalmeccanico di 42 anni, lei disoccupata dei quali vengono pubblicate solo le iniziali, per la privacy sapete, come se due individui come loro ne avessero diritto. Ma in questa nostra repubblica sono sempre le vittime ad essere esposte al pubblico, magari anche in modo poco lusinghiero, mai i delinquenti che ne sono esonerati.
Nessuno tocchi Caino era il motto di qualche anno fa, motto osservato come nessun altra italica legge.
Ma torniamo ai 2 miserabili. Sembravano una coppia normale, all’apparenza almeno, poiché erano appassionatamente, terribilmente, attratti dal sesso estremo, dai locali per scambisti e dalla pornografia. Ma non quella normale, se così la si può chiamare, ma quella estrema, la più violenta, la più raccapricciante. Gli attori? Non avevano preferenze: donne, uomini, bambini, l’importante è che fosse sfrenato, al limite dell’umano e del possibile.
E passavano nottate intere a navigare sul web alla ricerca dei siti più all’avanguardia, quelli che proponevano i video più estremi e molte volte, volontariamente secondo gli inquirenti e non per caso, la loro ricerca li aveva portati a scaricare materiale inverosimile, spaventoso, allucinante: video e foto di piccoli protagonisti di atti oltre il limite dell’umana immaginazione, talmente allucinanti, violenti e spaventosi che chi li ha dovuti vedere ne è rimasto sconvolto come non mai. Oltre agli atti sessuali estremi i piccoli hanno dovuto subire torture spaventose.
L’accusa? ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE E DIVULGAZIONE DI MATERIALE PORNOGRAFICO.
Solo? Non basta l’ergastolo per quegli individui, non basta rinchiuderli e buttare la chiave, hanno fatto di peggio che uccidere: si sono divertiti a guardare bambini ai quali dei mostri come loro infliggevano torture inenarrabili.
Divertiti, capite?
è vero quello che fanno supratori di bambini, ma ancora di più chi si diverte a vederli torturare e soffrire indicibilmente, è colpevole oltre l’omicidio, uccide più e più volte la stessa persona, ma di una morte improvvisa, definitiva, con poco più di un attimo di sofferenza, uccide l’anima, non il corpo, fa soffrire. disperare con torture e atti spaventosi: e se questo non è omicidio plurimo, con aggravanti, Cos’è?