Ultima modifica 14 Ottobre 2019

Questa è la conclusione a cui è arrivato il professore australiano della Edith Cowan University, dopo aver studiato il soggetto per cinque anni.

Capite? Almeno 4!

famiglie-numerose

Ma non si deve pensare che l’esimio professore sia partito da un preconcetto, anzi!
Lui era convinto che i figli provocassero insopportabile fatica e stress, che fosse difficile, al limite dell’impossibile educarli e farli crescere e che fosse pe questo che, nei paesi più sviluppati, le coppie generassero uno o due figli al massimo.

Così ha iniziato la sua ricerca, durata, come ho detto, ben 5 anni e le risposte ottenute, le constatazioni da lui effettuate vanno in direzione esattamente contraria.

È il figlio unico a provocare  insoddisfazione e mancanza di felicità, invece tanti figli.
Certo lo stress è tanto, altrettanta la fatica e il disordine, ma, e il ma è grosso come una casa, il compenso che ricevono è nettamente superiore, le soddisfazioni esponenziali.

E se vero che le famiglie numerose vivono nel caos (così almeno risulta dall’inchiesta) questo non basta a far rimpiangere ai genitori di averle generate.

Non si tratta del vetusto tanti figli tanto onore, ma più figli= più felicità!

Questa convinzione è supportata dalle risposte sulle condizioni in cui vivono gli australiani, ovviamente, ai supporti che le famiglie ricevono, la loro solidità emotiva, il sostegno sociale, la stima di se e le soddisfazioni che ricevono dalla vita e dai figli.

E l’articolista si chiede: servirà questo studio a modificare il trend in discesa, la natalità che diminuisce nel tempo nelle nazioni più ricche e sviluppate?

Non si chiede, invece, se le condizioni in cui vivono gli australiani sono le stesse presenti in altre nazioni? Se la ricerca fosse fatta, ad esempio, in Italia avrebbe le stesse risposte?

Io credo proprio di no, anzi ne sono sicura.

Nel caos della vita italiana, dove è difficile spostarsi a un luogo all’altro, dove la stabilità del lavoro, anzi le opportunità del lavoro sono scarse, quando non latitano del tutto, quando mancano i nidi, le scuole dell’infanzia, i supporti alle famiglie, in specie quando i genitori, uno o entrambi, perdono il lavoro, è già difficile la gestione di un piccolo figurarsi quella di 4 ( condizione necessaria per essere felici)!

Specie se si vive lontani dai nonni, se poi questi, sono ancora in età lavorativa o, magari in età avanzata con patologie più o meno gravi, e che necessitato essi stessi di cure filiali!

O quando neppure cumulando gli stipendi si hanno risorse sufficienti per una baby sitter, neppure per poche ore o la mamma ( nella normalità dei casi) deve rinunciare al lavoro per accudirli, ma in questo caso come coniugare il pane con il companatico, quando non si vive di solo pane, ma i piccoli necessitano di ben altro?

Sono una giovane ragazza dai capelli bianchi, un vulcano di curiosità con una voglia irrefrenabile di sorseggiare la vita, una fantasiosa e interessante signora piena di voglia di fare, dire, raccontare, condividere.

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