Ultima modifica 14 Ottobre 2019
La compagna di Massimo Di Cataldo a luglio pubblica su facebook alcune foto con il viso tumefatto ed accusa il cantante di percosse e procurato aborto.
Il mondo tutto si scandalizza e nella scia di un anno drammatico di femminicidi pone il cantante sulla pubblica “gogna”.
Non aggiungiamo altro, nemmeno nome e cognome della protagonista, perchè non amiamo fare ulteriore pubblicità a chi utilizza tutti i mezzi possibili per avere visibilità e, soprattutto, rovinare in maniera ignobile e sporca l’immagine e la tranquillità di un’altra persona.
Buona fortuna per tutto, invece, a Massimo Di Cataldo!
Michela Cortesi
Pensavo al fatto che oltre l’80 per cento delle denuncie in fase separativa, sono FALSE, vuote di contenuti, ma VERE dal ounti di vista dell’accusa…. E vengono agite da donne, come brutta abitudine per elminare gli ex dagli affetti dei figli, lo sostiene Carmen Pugliese, magistrato. Io trovo meschino, se non infame, questa pratica, avvilente per chi la pratica e per il genere femminile in generale. Poi penso al 20% di denuncie vere, che verranno sempre viste con distanza, per il grande utilizzo di questo mezzo da delle signore che con l’amore per i figli…poco ci azzeccano, e men che meno, con la,tutela dei minori.
Le brave mamme devono prendere distanza in modo fermo e sostanziale da tutte quelle che rendono così schifose le separazioni…. Perchè due adulti è lecito che si separino, ma due genitori, non devono ne possono separarsi dai figli, NESSUNO dei due e men che meno UNO per mano dell’ALTRO, con mezzi così accilenti per l’essere umano.
PS il cantante…ha graziato la vile signora, non l’ha nemmeno denunciata per calunnia….. Forse meritava un segnale dalla giustizia…..