Ultima modifica 21 Aprile 2021

Che il mondo dell’arte e quello del design abbiano origini comuni e spessissimo si influenzino e si inquinino a vicenda, non è certo una scoperta.

È pur vero che il fine utilitaristico è la maggiore discriminante, un quadro può essere essenziale, nutrimento dell’anima, ma mai, a meno di non usarlo per non far ballare un tavolo, si può, per fortuna, definire utile.

Parimenti un’automobile, almeno idealmente, rimane comunque un mezzo di trasporto, ma questo non vuol dire che la ricerca stilistica sia secondaria, anzi.

Questo concetto è chiaro a tutte le case automobilistiche, ma c’è chi, come Citroën, ne ha fatto una bandiera.

Le auto della casa francese che hanno fatto la differenza, infatti, sono sempre state in prima misura capolavori di design, il concetto, ovviamente, non si può estendere a tutta la produzione, ma rimane come filo conduttore.

Pur se sconosciuta ai più, l’origine di tutto è, mi verrebbe da dire “come al solito”, un cervello italiano in fuga, il designer e scultore ( non a caso) Flaminio Bertoni, a capo del centro stile per una vita ed autore di auto indimenticabili pur se agli antipodi.

La mitica 2CV e la gloriosa e pluricelebrata DS ( che pronunciato in francese e tradotto in italiano suona non casualmente “dea”).

A metà strada si pone il progetto Picasso. Il lapalissiano richiamo all’arte dato dal nome si traduce in un’auto che si è sempre posta in maniera personale nel mondo delle monovolumi medie. Associato in origine ad una variante della Xsara, oggi ha finito per diventare una sorta di sottobrand, ad indicare ogni versione spaziosa e versatile delle berline Citroën.

L’ultima nata C4 Picasso non fa eccezione

La linea si è fatta più sportiva e accattivante soprattutto per il pubblico maschile, con un frontale in stile Range Rover Evoque ed una coda alla Audi Q7, la nuova monovolume, pur mantenendo ingombri simili alla precedente versione, offre un’ottima abitabilità ed un accresciuto e capace in assoluto bagagliaio di 537 litri (spesa e passeggini in quantità…).

Affinati i motori, più potenti e parchi, i quali, grazie anche alla considerevole diminuzione di peso del nuovo telaio, assicurano ottimi risultati dal punto di vista delle emissioni. A tal proposito è molto probabile che, tra la forbice delle cinque varianti diesel e benzina, il più gettonato sarà il parsimonioso ed ecologico 1.6 e-HDI da 115 cv.

Interni più piacevoli e qualitativamente migliorati nei materiali, con la presenza di un’intrigante interfaccia touchscreen per i comandi principali, al passo con le recenti tendenze ( leggi Volkswagen).

Un’ultima nota: prezzi tra i 22600 e i 31600€, ma per il lancio sono previsti 1000€ di sconto, con i quali non comprerete certo un Picasso, ma di questi tempi l’arte più in voga è quella del risparmio!

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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