Ultima modifica 4 Giugno 2018

Da quando abbiamo conosciuto il Teatro Aurelio, ormai per noi è una tappa fissa.

Pierino e il lupo è la celebre fiaba musicale creata da Sergei Prokofiev in cui ogni personaggio è rappresentato da uno strumento musicale.

La storia narra l’avventura di Pierino che insieme ai suoi amici animali (un uccellino, un’anatra ed un gatto) affronta un minaccioso lupo, dimostrando a sé stesso, ma soprattutto all’apprensivo nonno, come nella vita i pericolosi “lupi” si possano vincere con il coraggio, la tenacia e chiedendo aiuto agli amici.

pierino e il lupo

In questa nuova versione teatrale l’interprete e regista Cristina D’Agostino, con i suoi pupazzi e a passo di danza, coinvolge i bambini a riconoscere ed apprezzare le musiche della storia, ma non solo.
L’intento è anche quello di focalizzare l’attenzione sul rapporto tra Pierino ed il nonno, mostrando da una parte l’ingenuità e lo spirito d’indipendenza del giovane, dall’altra la saggezza dell’anziano.

Lo spettacolo, della durata di circa un’ora, è stato carino, coinvolgendo bimbi di ogni età.

In molti hanno proposto un nome per il nonno di Pierino e scelto per votazione, alcuni sono stati invitati sul palco per aiutare l’interprete. Però la storia stentava a decollare all’inizio, forse un po’ troppo didascalica e con poca rilevanza data alla musica, anche rispetto al fatto che fosse una fiaba musicale.

pierino e il lupo

L’idea di intrattenere un pubblico variegato con una sola figura in scena è sicuramente complicata, nel caso di bambini poi si può facilmente immaginare un’invasione di campo, che tuttavia è stata ben gestita dall’autrice!

A Mattia è piaciuto, sebbene si aspettasse di vedere dal vivo gli strumenti musicali utilizzati nella storia. Andare a teatro per lui è sempre una straordinaria esperienza.

Non abbiate mai timore di portare i bambini a teatro!

37 anni, siciliana di origine ma romana di adozione. Psicologa dell’età evolutiva e psicoterapeuta, adoro viaggiare, ascoltare musica e perdermi nelle librerie a curiosare tra le copertine dei libri odoranti di nuovo, sperando un giorno di poterli leggere…

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