Ultima modifica 14 Ottobre 2019
In breve ecco quanto è accaduto.
La preside del liceo Leon Battista Alberti di Roma invita lo scrittore Mario Tozzi a parlare del suo ultimo libro ai ragazzi. Il libro si intitola Tecnobarocco e può essere interessante come l’ultima messa in piega di Orietta Berti per un ragazzo di 16/17/18 anni. O meglio, il libro è interessante, ma diciamo che in età adolescenziale dove già ti devi “ciucciare” tomi come La Divina Commedia, I promessi Spessi (ops, volevo dire “sposi”), Sallustio, Le Bucoliche di Virgilio, Iliade, Odissea, Cicerone, se ti va male anche il Decamerone o Shakespeare.
Capite che aggiungerci un librone che parla di come si vivrebbe meglio senza la tecnologia, ad un ragazzo poi che con la tecnologia ci fa anche merenda… si potrebbe anche evitare!
Comunque, l’incontro è stato organizzato e la Sig.ra Preside ha detto ai ragazzi che avrebbero dovuto comperare il libro perché solo chi lo possedeva avrebbe potuto incontrare l’autore.
Quando hanno capito che non si trattava di Umberto e dopo aver fatto questo pensierino “spendo 15 euro per Tozzi o per il Mc Donald’s? Per Tozzi o per i boxer dell’abercrombie? Per Tozzi o per il multisala con la tipa di 2’B?” in libreria si sono ritrovati i soliti nerds probabilmente.
Quindi la preside esclude quelli coi jeans a cavallo basso e il risvoltino a favore dei secchioni, e viene ovviamente attaccata da alcuni genitori e dall’autore stesso che, interpellato, dichiara di desiderare un incontro costruttivo con conseguente dibattito e che poco gli importa se i suoi interlocutori abbiano o meno acquistato il suo libro (non so che dibattito costruttivo possa avere con chi non l’ha letto, ma questa è un’altra storia).
Comunque i genitori di chi ha speso diversamente la paghetta si alterano e fanno trapelare questa notizia che prontamente finisce sui social. La preside dichiara che l’aula magna contiene solo 70 posti a sedere ( quindi tanto “magna” non è ) e quindi ha privilegiato i nerds.
Ubi maior minor cessat.
Così, giusto per parlare di educazione, di rispetto, di… diversità. Facciamo capire ai giovani come ci si comporta.
Grazie Elisa Toscano, sei andata a fondo della cosa e l’hai interpretata al di là dei titoloni e delle facili conclusioni demagogiche.
Firmato. La preside dell’Alberti
Signora Preside leggo della SOTTILE ironia nelle Sue parole ..
Al di là della “leggera” stoccata che accuso mio malgrado la devo ringraziare.
Per due ragioni, la prima è che voglio cogliere l’occasione per avere la Sua versione dei fatti , la seconda invece è per chiederLe come mai non avete acquistato ( non fotocopiato ) almeno tre libri per metterli a disposizione dei ragazzi che non potevano acquistarli ( ma avrebbero voluto )?