Ultima modifica 4 Febbraio 2020
La posizione da assumere durante il parto puo’ essere molto importante.
Ci si chiede spesso, infatti, cosa succede durante il travaglio e il parto, cosa bisogna fare e cosa aspettarsi. Poca attenzione si dedica invece a un aspetto importante che aiuta ad affrontare meglio questi momenti: il movimento.
Quale posizione assumere durante il parto?
È importante muoversi spesso.
La mamma, sentendo dove il dolore è maggiore, si mette nel modo che in quel momento è più giusto per lei e che favorisce il buon posizionamento e la discesa del bambino.
Per esempio la classica posizione supina è molto utile per rilassarsi tra una contrazione e l’altra e permette alla mamma, durante il parto, di realizzare la spinta nella maniera più corretta.
Esistono però degli svantaggi.
Il bacino, soprattutto durante il travaglio, non è libero di muoversi per assecondare il corretto adattamento del feto; inoltre, se si rimane troppo a lungo supini, il peso della pancia può ostacolare il passaggio di sangue attraverso la vena cava che riporta il sangue al cuore, provocando dei giramenti di testa e abbassamento della pressione.
Un’altra posizione del parto molto usata soprattutto durante le spinte è quella laterale.
Preferibilmente sul fianco sinistro, aiuta la testa del bimbo a scendere, il bacino ha una libertà di movimento maggiore rispetto alla posizione supina, seppur limitata, e la mamma si può riposare tra una contrazione e l’altra.
La posizione a carponi invece consente un miglior rilassamento della schiena.
In questo modo si scarica il peso sulle gambe e permettendo di eseguire dei massaggi per alleviare il dolore e la tensione. La donna può così muovere il bacino tra una contrazione e l’altra e appoggiarsi su una palla o sul letto per riposarsi.
In particolare durante il travaglio invece, se il bambino non è posizionato correttamente all’interno del bacino, molto spesso viene istintivo assumere delle posizioni asimmetriche.
Stando in piedi e sostenendosi per esempio al compagno, la donna alza una gamba appoggiando il piede su un piano rialzato (sedia, sgabello) spostando il bacino e aiutando così il bambino a posizionarsi nel modo corretto.
Non esiste quindi una posizione giusta da assumere, né tantomeno una sbagliata.
Tutto dipende dalla singola situazione, dall’andamento del travaglio e soprattutto dalla posizione in cui la donna si sente più comoda e a suo agio.