Ultima modifica 6 Novembre 2015


Lo ammetto, ovunque vado faccio cerchi, con le donne, con le mamme, durante i corsi di formazione e in qualsiasi luogo di ritrovo per più persone.
Perché amo fortemente questa forma geometrica?
Perché è considerata la forma più perfetta che richiama l’immagine di tenersi per mano, di darsi solidarietà e aiuto reciproco, di stare insieme e poi, a dirla tutta, perché ho sempre amato sin da piccola, fare il girotondo.
Partendo da queste premesse, è da un po’ che volevo fare un nuovo cerchio e ho pensato bene di proporlo, durante l’ultimo incontro del Corso di Accompagnamento alla Nascita aperto ai papà e all’ascolto delle loro emozioni di “pancia”, nientedimeno che a un gruppo di papà in “attesa” sorpresi e un po’ impacciati. Osservare le loro facce stupite rispetto alla mia proposta vale più di mille parole, ma non ho mollato e ho continuato nella mia spiegazione del “cerchio”; e poi lentamente, con passi incerti e mani timorose, il cerchio ha preso forma e finalmente i papà si sono tenuti per mano.
E questa forma geometrica perfetta, si è trasformata in un contenitore, dove i papà hanno lasciato e preso emozioni condivise e finalmente espresse.
Ed io?
Mi emoziono ogni volta, perché ogni nuovo cerchio ha la sua storia, le sue lacrime e i suoi sorrisi e assistere periodicamente a questa magia è un dono speciale, che fa tanto bene al cuore.
Il cerchio anche questa volta ha regalato tanto, ha unito un gruppo di papà sconosciuti, per ricordare loro quanto è nutriente e fisiologico tenersi per mano.

Cecilia Gioia di MammacheMamme

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

1 COMMENT

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here