Ultima modifica 26 Aprile 2016
Spesso le mamme parlano, raccontano, spiegano, consigliano ma la loro voce è un inno silenzioso.
E quando timidamente tentano di alzare il loro tono, spesso quella voce si trasforma in un segnale ovattato che si disperde, in un immenso spazio che non accoglie e dimentica. Alcune volte chi vive accanto a loro, non ha orecchie per ascoltare o fatica a comprendere quell’universo di suoni, rappresentato dal sordo rumore dei loro pensieri.
In fondo basta poco per udirle, basta provare a “sentirsi dentro” in uno scambio di emozioni e di bisogni spesso poco espressi perché poco riconosciuti e ascoltati.
Basta poco, e spesso, troppo spesso questa possibilità di incontro si dimenticata, perché soffocata dagli innumerevoli “fare” e poco dal nutriente “sentire”, mentre tutto scorre in un silenzio rumoroso che segna. Ecco perché quando finalmente le mamme gustano la magia dei loro pensieri, splendida melodia della vita, non smettono più di raccontarsi e raccontare al mondo, quanto è meraviglioso ri-scoprire il suono della propria voce.
Il loro cuore, come cassa armonica, risuona dei mille colori dell’anima e finalmente il mondo scopre un sorriso.
Cecilia Gioia di MammacheMamme