Ultima modifica 31 Marzo 2015
Chi è mamma lo sa, sa bene il senso di timore, anche paura, di inadeguatezza, di ansia e di incapacità di capire se si è all’altezza del complesso compito di madre, quando si torna a casa immediatamente dopo il parto, soprattutto se si tratta del primo figlio.
Chi è mamma, sa bene cosa significa sentirsi sola nell’affrontare le esigenze di un neonato, sa bene cosa significa essere consapevole di essere totalmente responsabile della vita, della sopravvivenza di un essere vivente che è fragile, indifeso e affidato soltanto alle sue cure e tutto ciò può far paura.
La solitudine di cui parliamo, non sempre si tratta di solitudine fisica, a volte si hanno intorno tante figure: compagno, sorelle, vicine di casa, zie… si tratta di una solitudine più interiore, un senso di abbandono e di smarrimento che difficilmente si riesce ad ammettere a qualcuno che ci vive affianco, per paura di essere giudicate, di non esser comprese, di dimostrare le nostre debolezze.
Ecco perchè è importante l’assistenza dopo il parto. Pensando a tutto questo, Simona sta facendo una ricerca, uno studio finalizzato a comprendere in che modo opera il sistema sanitario supportando le neomamme sul territorio di Roma, ammesso che esista tale supporto.
Simona vuole capire cosa c’è di buono e cosa c’è di sbagliato in questi aiuti, come si può migliorare, integrare, crescere…
Lasciamo a lei la parola per spiegarci meglio come possiamo aiutarla nella sua ricerca.
<<Sono una laureanda ostetrica dell’ Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
Nel mio lavoro di tesi di laurea mi sto occupando dell’assistenza e del supporto offerto alle neo- mamme nel periodo successivo al parto, sia in ospedale che dopo la dimissione.
Ho scelto di portare avanti questa ricerca perchè credo fermamente che le donne abbiano bisogno di sostegno e aiuto non solo in gravidanza, ma soprattutto dopo la nascita del loro bimbo. Sono curiosa di vedere qual è la situazione attuale ed ho pensato a questa indagine. Un altro motivo che mi ha spinto a scegliere questa tesi è personale: pur amando la nascita e la sala parto, voglio provare ad occuparmi delle mamme al di fuori dell’ospedale e ho pensato che potesse essere un buon punto di partenza capire cosa c’è, cosa si puó migliorare e cosa si possa integrare.
Molto spesso oggi ci trasferiamo in altre cittá per lavoro e non c’è nemmeno la propria famiglia di appartenenza a darci una mano, quindi chi meglio di un professionista può accompagnare la coppia con coscienza e sapienza nel trovare il giusto equilibrio, consigliare la neo-mamma ed aiutarla a prendersi cura del suo piccolo?
Per ottenere le informazioni necessarie ho bisogno di somministrare un questionario a donne che abbiano partorito/ partoriranno in qualsiasi ospedale della città di Roma nel periodo compreso tra febbraio 2014 e settembre 2014.
Il questionario che propongo è a risposta chiusa e completamente anonimo, diviso in sezioni che riguardano l’assistenza in gravidanza, in ospedale e dopo il rientro a casa.
Scopi della mia analisi conoscitiva sono:
– Raccogliere informazioni sui servizi assistenziali offerti sul territorio del comune di Roma;
– Valutare i bisogni assistenziali delle donne nel puerperio;
– Individuare modelli organizzativi che promuovano la continuità assistenziale tra punti nascita e territorio;
– Valutare l’assistenza offerta alle donne nel puerperio;
– Individuare carenze assistenziali;
– Ricercare proposte, lasciate a voi nella parte finale del questionario, per promuovere un miglioramento dell’utilizzo delle risorse umane e dei servizi assistenziali sul territorio.
Se qualche mamma ha voglia di contribuire alla mia ricerca, di aiutarmi a portare alla luce punti di forza e carenze di questo nostro sistema assistenziale, può contattarmi.
Ci credo molto in questo lavoro!>>
Simona de Fabritiis
e-mail: simonadefab@gmail.com
Mi raccomando, contattatela in tante. Ogni contributo inviato entro giugno, sarà valido allo studio.