Ultima modifica 18 Giugno 2018


In un tempo lontano lontano, quando nostra figlia aveva due anni e non guardava la tv (a meno che non si trattasse di un dvd di Biancaneve e i sette nani), alle otto guardavamo il telegiornale.
Adesso che nostra figlia ha due anni e otto mesi, alle otto di sera si guarda Peppa Pig. O Peppa e basta.

Come saprete sicuramente se avete bambini in età prescolare, Peppa Pig è un cartone animato che, in episodi di cinque minuti l’uno (utili ad andare in bagno, scolare la pasta o –dicono certi genitori degenerati- azzardare delle avances a un’annoiata moglie), racconta le vicende di una famiglia di maiali antropomorfi.

Maiali che hanno la testa che è identica a un phon, con entrambi gli occhi su un lato, un po’ come le sogliole, ma poco importa.
I bimbi ne vanno matti, tant’è che è nato persino un parco divertimenti a tema.

Nel mondo di Peppa non ci sono solo maiali, ma più o meno tutti i protagonisti del mondo animale: Zoe Zebra, Danny Dog, Emily ed Edmond Elefante, Rebecca e Richard Rabbit, Candy Cat, SuzySheep, Freddy Fox, WendyWolf, DelphineDonkey e persino Kylie Kangaroo. Come saprete, la regola aurea del cartone è che ognuno ha come iniziale del nome quella della propria specie.
Ognuno, tranne uno dei protagonisti, George Pig, il fratellino di Peppa. Mah.

In compenso i genitori non sono degni di avere un nome: sono Mamma, Papà, Signore o Signora, al limite Nonno e Nonna. Poveri adulti.

I bambini succitati vanno all’asilo, dove l’unica insegnante è Madame Gazzella, che si suppone sia decrepita visto che era la maestra d’asilo anche dei genitori dei piccoli.
Madame Gazzella è una fricchettona che da giovane faceva parte di una rock band femminile.
Mamma e Papà Pig, così come gli altri genitori, lavorano per lo più da casa, e se proprio devono uscire per andare al lavoro ci restano al massimo fino alle quattro del pomeriggio.

In compenso c’è la Signora Coniglio che svolge un sacco di mestieri, dall’autista di elicotteri alla bibliotecaria, dalla cassiera del supermercato alla capotreno. Altri adulti degni di nota sono i Nonni, spesso un po’ svagati, in grado per esempio di dimenticarsi  un’intera scolaresca su un’isola deserta.
Ma tutti i grandi sono fallibili, nel mondo di Peppa Pig, e questo è forse il più bell’aspetto di questo cartone, così come il fatto che ogni episodio si concluda con una grande risata collettiva, o con un liberatorio salto in una pozzanghera di fango (purché si siano prima indossate le galosce, d’intende).

A questo fenomeno si accompagna, negli ultimi mesi, un merchandising sempre più virale.
Prima i libretti e i dvd, adesso scaffali interi di prodotti di ogni tipo, accompagnati da veri e propri tour della grande Maiala, nelle catene per bimbi di tutta Italia.
Noi ci siamo andate, tra bimbi spaventati a morte dalla Peppa in 3D e genitori allibiti,  desiderosi solo di fuggire su un altro pianeta.
La nostra bimba ne è rimasta estasiata.

L’uscita dal tunnel è ancora lontana.

 

Sara Evangelisti

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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