Se siete neo mamme magari starete anche voi affrontando le ragadi al seno, oppure ci siete appena passate.
Oggi vogliamo parlarvi proprio di questo, perché il nostro seno e soprattutto i nostri capezzoli non sono abituati ad essere stimolati così tanto.
Molte volte, poi, prese dal nuovo nato, ci dimentichiamo di prenderci cura del nostro corpo in questo caso del nostro seno.
Quindi, oggi vediamo qualche consiglio pratico per evitare proprio questo!
Ragadi al seno: come attaccare bene il bambino
Il dolore durante l’allattamento non è normale e come tale dobbiamo cercare di prevenirlo e fare in modo che non accada.
Per evitarle cercate di seguire questi accorgimenti da subito dopo il parto perché la maggior parte delle donne ne soffre già dopo le prime 24 ore e nei primi giorni.
Le ragadi non sono altro che uno dei disturbi più comuni nell’allattamento e consiste in delle spaccature più o meno grandi sul capezzolo.
La principale causa di questo problema, come dicevamo è un non adeguato attaccamento al seno del bambino.
Ma vogliamo dirvi una cosa, sicuramente durante le prime ore non riuscirete ad essere così razionali, come ora che leggete questo articolo, questo anche per via degli ormoni che avrete in circolo.
Quindi, non pensate alle ragadi al seno al seno se il bambino si attacca oppure fa fatica a farlo.
Ma dai giorni successivi cercate di puntare molto sull’importanza dell’attaccamento, magari facendovi sostenere e consigliare da una figura professionale.
Di solito quando partorite in ospedale le ostetriche di turno, vi supportano in questo, in caso contrario non abbiate timore a chiedere!
Questo porterà ad un maggiore benessere vostro e del vostro nascituro.
Ragadi al seno: consigli utili
Per prima cosa, dovete mettervi comode, in posizione seduta e rialzate i piedi su uno sgabello se vi fa stare meglio.
La posizione del bambino più adatta è quella dove il suo nasino deve trovarsi di fronte al vostro capezzolo.
Tenetelo tra le vostre braccia in modo confortevole.
Ora non vi resta che aspettare che spalanchi la bocca e potrai avvicinarlo al seno.
Il modo migliore per prevenire le ragadi al seno è soprattutto osservare e ascoltare il vostro bambino.
Inoltre, dovreste riuscire a vedere la vostra areola nella parte superiore e non in quella inferiore.
Controllate se le labbra del piccolo sono “a pesciolino” e il labbro inferiore è estroflesso, questa è la posizione ideale e non dovreste sentire nessun dolore o fastidio.
Se vedete che non vi trovate in questa situazione provate a sganciare il capezzolo dalla bocca del bambino, con un dito, e riprovare con la corretta posizione.
Un consiglio utile è quello di spremere una goccia di latte, dopo ogni poppata, sul capezzolo e di lasciarla asciugare all’aria.
Magari non lo sai, ma il latte materno è cicatrizzante!
Potete anche utilizzare un olio 100% naturale o una crema apposita per idrata e nutrire la pelle.