Ultima modifica 16 Luglio 2018

Se la natura vi ha dotate di capelli ricci rossi, di due occhi giganti e furbetti, di un cavallo capace di correre più del vento e di una parlantina fluida come l’acqua che scorre, l’impresa sarà più facile!

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O, almeno, così dovrebbe essere. Certo che se un giorno vostra madre la regina, contro la quale urlate il vostro disappunto per tutto quello che riguarda le convenzione e il savoir vivre principesco, si trasforma in un grande orso, tra l’altro a causa di un vostro incantesimo che avrebbe solo dovuto addomesticarla un po’…  la ribellione si complica.

Non sono impazzita, non ho bevuto troppo e non soffro di disturbi di distorsione della personalità.

Ho solo accompagnato i miei bambini a vedere “The Brave- Ribelle”e credo sia piaciuto più a me e al loro papà che a loro.

La grafica ed il rendering sono spettacolari, la storia avvincente e la morale meravigliosamente moderna nonostante l’ambientazione medievale.

Merida, nobile ed abilissima arciera, figlia del simpaticissimo Re Fergus e della Regina Elinor, incontra la vita e le sue sfide. Si scontra con il tema del dovere e delle leggi imposte dallo status nobiliare. Si arrabbia e nega ogni possibilità di accettare un matrimonio imposto con uno dei nobili pretendenti.

Scappa, di corsa, sul suo cavallo, alla ricerca di una strega che la possa aiutare.

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Ecco che invece la maledizione si abbatte su di lei, imponendole il confronto con una madre che desidera per lei un futuro votato alla salvaguardia delle tradizioni e di salvare un rapporto che, sebbene conflittuale, è vigorosamente basato sull’amore con tutte le lettere maiuscole che lega una donna a sua figlia.

Irriverente rappresentante della volontà femminile di non sottostare a delle regole che, ciecamente, spesso ci vengono imposte proprio dalla metà materna del mondo, Merida è di una forza incoraggiante.

Geniale la sottolineatura dell’eleganza della madre, che non possiamo che amare sebbene portatrice di un retaggio classicheggiante che tiene poco in considerazione la volontà di vivere della figlia. Un’eleganza che conserva anche quando il sortilegio la trasforma in uno degli animali che meno naturalmente associamo al garbo e alla delicatezza.

Padre innamorato e maldestro, Re Fergus è invece uno dei quei personaggi che vedrei bene nella vita reale, magari in un film, magari interpretato da  Gérard Depardieu, proprio per la sua perfetta ed estremamente realistica  caratterizzazione.

Lo consiglio a tutti gli adulti e anche ai bambini, forse un pochino più grandi dei miei (quattro e due anni), proprio per il suo essere una storia piuttosto complessa, che coinvolge molte sfere della persona.

“Alcuni dicono che al destino non si comanda, che il destino non è una cosa nostra.

Ma io so che non è così. Il nostro destino vive in noi, bisogna soltanto avere il coraggio di vederlo.” E’ vero, Merida, hai ragione.
E  di quanta responsabilità ci carica questa grande verità!

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Valentina Cozzoli

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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