Ultima modifica 6 Dicembre 2019
Lo sapete che fra poco più di tre mesi è Natale?
Si, lo so stiamo ancora metabolizzando la fine delle vacanze e il rientro al lavoro e io già parlo di Natale.
Ma che vi posso dire, per me potrebbe essere Natale tutto l’anno!!
Sono una romanticona lo devo ammettere, per questo adoro i periodi dell’anno in cui nell’aria si sente odore di amore, di famiglia, di amicizia e di… Cibo!
Eh si perché quando si sta bene, il cibo in qualche modo, c’entra sempre.
Quando ero piccola aspettavo con ansia l’arrivo di metà dicembre, perché sapevo che di li a qualche giorno sarebbe arrivata mia zia, e con lei sarebbero iniziate ufficialmente le festività natalizie.
Arrivava sempre puntuale, con la valigia piena di leccornie di ogni tipo, che mettevamo sotto l’albero per aprirle poi nei giorni successivi. Chiunque passava per casa in quel periodo portava qualche pacco pieno di ‘cose buone’.
E noi bambini ci alzavamo presto la mattina, senza alcuno sforzo, per preparare la tavola e aiutare zia e nonna a fare da mangiare. Un menu diverso ogni giorno, ma sempre uguale negli anni, ricette che si tramandavano di generazione in generazione. I grandi ci dicevano cosa fare e noi lo facevamo, felici di passare del tempo insieme.
Poi tutti a tavola… Pranzi e cene che duravano ore.
Si faticava ad alzarsi da tavola, un po’ per il troppo cibo, un po’ perché il tavolo era diventato il centro di tutto. Ricordo che non si sparecchiava mai. A fine pranzo, si puliva la tavola, si lasciavano a portata di mano dolci, pandoro e frutta secca e si iniziava a giocare a carte, a tombola, a raccontare storie.. E guai a chi si alzava!
Ora i tempi sono diversi, è cambiato tutto.
I ‘vecchi’ non ci sono più, e noi non siamo riusciti a tenere unita la famiglia.
Mio fratello da una parte, io dall’altra. I
genitori che si alternano, la vigilia da uno, il Natale dall’altro. Un’atmosfera diversa che in qualche modo tento di riprendere in mano da qualche anno, da quando è nato Giacomo. E così ogni Natale cerco di fargli rivivere quell’atmosfera che tanto amavo, e che tanto mi manca.
Casa addobbata in ogni angolo, albero dalle mille luci colorate e tanti piatti da nuovi da provare (io mi lascio ispirare dalle ricette di Natale Galbani), per scoprire menu sempre diversi per le cene con gli amici del cuore, le colleghe di lavoro, i compagni di pallavolo e riuscire anche noi, nel nostro piccolo ad iniziare una tradizione, che possa durare negli anni, e che poi il piccolo Jack possa portare con se quando cresce.
Il tiramisù non ci riesce ancora benissimo, ma stiamo seguendo la ricetta passo per passo e sono sicura che per Natale riusciremo a prepararne uno davvero speciale!