Ultima modifica 22 Aprile 2015
Cerimonia con rito buddista, 70mila rose e orchidee, 120 invitati tutti vestiti di bianco.
Tina Turner si è sposata all’età di 73 anni, dopo 20 di convivenza, con un uomo più giovane di lei di ben 16 anni.
La Pantera che non smette mai di sorprendere ha scelto di ricevere gli invitati nel parco della sua villa in Svizzera, sulla riva del lago di Zurigo che ha fatto da specchio alla sua rivincita sulla vita.
Tina Turner nasce Anne Mae Bullock in Tennesee (USA) e capisce quasi subito che dovrà ruggire.
Abbandonata dalla madre, assiste all’omicidio del padre da parte dell’amante e “subisce” una gravidanza da un uomo non desiderato.
Giovanissima incontra il futuro padre dei suoi figli, il musicista Ike Turner, con il quale intraprende una difficile carriera artistica e non solo. Registra alcuni successi internazionali intorno agli anni ’60, tra cui la famosissima Proud Mary, ma le continue violenze di lui inducono Tina a separarsi nel 1976.
Quando nel 1979 incontra il manager australiano Roger Davies inizia la svolta.
Tina approda a Los Angeles, si tiene il cognome dell’ex compagno, sfodera un fisico mozzafiato, il sorriso della vittoria, una criniera da leonessa, incanala la rabbia di aggressioni subite e libera le urla ed l’energia di chi vuole riprendersi la vita in mano.
I suoi successi scalano immediatamente le classifiche internazionali, tanto che viene definita la più dinamica cantante soul e rock della musica. Viene coinvolta anche in alcune pellicole di successo e duetta con molti protagonisti del panorama musicale: Mick Jagger, Brian Addams, Rod Stewary, David Bowie, Elton John, Eric Clapton, Barry White.
Nel 1985 partecipa ad USA for Africa, indimenticabile in We are the World, prodotta da Quincy Jones, incisa a scopo di beneficienza per l’Etiopia toccata in quel periodo da una tremenda carestia. Nello stesso anno incide un’altra perla nel suo genere We don’t need another hero canzone a tema del film Mad Max.
Impossibile citare tutti i successi, ricordiamo What’s love got to do with it, Let’s stay together, Better be good to me e le partecipazioni italiane in Le cose della vita con Eros Ramazzotti e Teach me again con Elisa.
Nel 2005 riceve il Kennedy Center Honors per le sue performance artistiche ed entra nell’elite insieme a grandi nomi come Aretha Franklin, Ray Charles, Little Richard e Chuck Berry.
Poco incline a rilasciare interviste, poco paparazzata, schiva e solare, a parlare di sé ci pensa da sola.
Redige la biografia della sua carriera che diventa un film, i cui due attori protagonisti vengono candidati all’Oscar. Sessant’anni di vita raccontati in un panorama potente e sofferto, una iniezione di forza, dove la costanza e la passione la riscattano anche da situazioni davvero ostili.
Poderosa, energica, determinata e audace, Tina Turner non ha perso di vista sé stessa ed ha centrato l’obiettivo. A lei e a tutte quelle come lei, anticonformiste e concrete, spose e non, un augurio di tutto il meglio!
Michela Cortesi