Ultima modifica 17 Giugno 2023
Dopo un tempo interminabile ieri che emozione! Si torna a teatro, anche se per il momento solo per assistere alla presentazione della stagione 2021-22 del Teatro Sala Umberto di Roma.
Alessandro Longobardi accompagnato dalla verve della bravissima Barbara Foria ha fatto gli onori di casa accogliendo gli artisti nella presentazione dei loro lavori.
La conferenza stampa si è aperta con l’intervento della presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi e delle assessore alla cultura del Comune di Roma e del I Municipio, a sancire l’importanza delle istituzioni per preservare un’importante asset culturale, il teatro dal vivo.
Il periodo di grande incertezza che non permette investimenti a lungo termine e che non consente di sapere con sicurezza se si potrà andare in scena, e a quali condizioni. Nonostante questo il teatro Sala Umberto ha cercato di comporre un’offerta variegata che spazia dai testi “impegnati” alla commedia più leggera.
La stagione apre con Il Sistema. Scritto dall’ex giudice Luca Palamara con Alessandro Sallusti e adattato per il teatro da Angelo Crespi, diretto e interpretato da Edoardo Sylos Labini con Simone Guarany.
Torna in una nuova edizione MURATORI di Edoardo Erba, diretto da Peppe Miale, nel quale si affronta il tema dell’estinzione dei luoghi della cultura che non sono redditizi. Un testo dalle tinte poetiche che fa riflettere sulla contrapposizione tra neoliberismo e responsabilità sociale dell’impresa verso la comunità. Con Massimo De Matteo, Francesco Procopio e Angela De Matteo.
Al centro della programmazione è stata messa la la donna e la condizione femminile sia in termini di emancipazione che nelle figure fragili e quindi più esposte ai soprusi.
Abbiamo quindi NO WAGS: IL CALCIO (NON) E’ UNO SPORT PER SIGNORINE, progetto di Piji Siciliani. Uno spettacolo che prende spunto proprio da quell’acronimo profondamente sessista che è WAGS (Wives and Girlfriends of Sportsmen). Spettacolo che evidenzia un passaggio di emancipazione molto forte, una rivoluzione nel calcio femminile che parte nel 2019 grazie all’exploit della nazionale femminile ai Mondiali di Francia, per arrivare alla trasmissione in chiaro delle partite in tv.
TADDARITE, testo e regia di Luana Rondinelli, con Donatella Finocchiaro, Claudia Potenza e la stessa Luana Rondinelli.
Ci troviamo in Sicilia, ci sono tre sorelle che vegliano il marito morto della sorella minore. Una storia crudele, sul concetto di vergogna, di decenza ma alla fine sulla capacità di reagire e di far sentire la propria voce.
FIORI DI ACCIAIO, di Robert Harling, regia di Michela Andreozzi e Massimiliano Vado. Un riadattamento della versione cinematografica di un grande romanzo di formazione. Interpretato da Tosca D’Aquino, Rocío Muñoz Morales, Emanuela Muni, Emy Bergamo, Giulia Weber e Martina Difonte.
L’ANELLO FORTE, regia di Anna Di Francisca dall’omonimo testo di Nuto Revelli, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita. Un omaggio a Nuto Ravelli e alle testimonianze da lui raccolte in un testo che descrive il Piemonte del dopoguerra grazie alla voce delle donne che sono state protagoniste.
Non poteva mancare in questo contesto, Dario Fo e Franca Rame, autori di COPPIA APERTA QUASI SPALANCATA, regia di Alessandro Tedeschi, con Chiara Francini e Alessandro Federico.
Uno spettacolo che debutterà non a caso l’8 Marzo, festa della Donna, che è stato spesso rappresentato in Italia e non solo. Un testo sul concetto di monogomia, spesso riferito al solo ruolo femminile.
Altra protagonista Monica Nappo con L’ESPERIMENTO da lei scritto e interpretato.
Un racconto di una donna che si interroga su una serie di temi: amore, dipendenza, vita coniugale, divorzio, maternità. Tutto questo mentre porta avanti dal vivo un esperimento.
È qui per raccontarci meglio Monica Nappo.
In occasione del centenario della nascita di Giulietta Masina nel 1921, il Teatro Piemonte Europa riporta in scena GIULIETTA, adattamento teatrale di Vitaliano Trevisan, regia di Valter Malosti, dal testo di Federico Fellini Giulietta, con Roberta Caronia.
Una storia di sofferenza, sofferenza d’amore da parte di una donna complessa.
Tornano anche quest’anno le commedie brillanti:
L’UOMO, LA BESTIA E LA VIRTU’, che avrebbe dovuto debuttare nella stagione precedente. Un classico pirandelliano che nel 2019 festeggiava i 100 anni dal debutto sulle scene, per la regia di Giancarlo Nicoletti, con Giorgio Colangeli nei panni del prof. Paolino, Vincenzo De Michele, Valentina Perrella ed un vastissimo cast tra cui Alessandro Giova e Alex Angelini.
MANCA SOLO MOZART, uno spettacolo che nasce da un’idea di Marco Simeoli, interprete dello spettacolo, scritto e diretto da Antonio Grosso. Una storia vera ed intima di “Musica Simeoli”, un negozio di strumenti musicali, una storia che si racconta attraverso e con la musica.
SANTO PIACERE nella sua versione 2.0, una produzione OTI Officine del Teatro Italiano. Dopo i successi degli anni precedenti, torna lo spettacolo dei record in una versione fresca e aggiornata.
NON CI RESTA CHE RIDERE scritto e diretto da Antonio Grosso, con Maria Bolignano, Francesco Procopio, Enzo Casertano, Giuseppe Cantore. La divertente storia di una Reunion che vede nuovamente protagonista il Teatro e il mondo dell’intrattenimento.
TARTASSATI DALLE TASSE scritto e diretto da Eduardo Tartaglia, con Biagio Izzo.
Spettacolo già presente nella stagione precedente, ispirato al film “I Tartassati” – diretto da Steno nel 1959 con Totò e Aldo Fabrizi – è la storia di un imprenditore napoletano impegnato nel campo della ristorazione, con voglia di rivalsa sociale, mista ad una certa furbizia tutta italiana.
Genere Thriller:
OVVI DESTINI di Filippo Gilli, con Vanessa Scalera, Anna Ferzetti, Daniela Marra, Pier Giorgio Bellocchio. Un mistero, dal sapore nordico per mettere in scena la storia di tre sorelle, dei loro segreti più devastanti, dei loro vizi e delle loro debolezze.
IL CASO TANDOY di Michele Guardì, con Gianluca Guidi e Giuseppe Manfridi.
Lo spettacolo tratta con originalità temi attualissimi come la giustizia e le invasioni della privacy da parte delle testate scandalistiche, pronte a scolpire i nomi dei colpevoli prima ancora dei Magistrati.
Ancora leggerezza, pur legandosi al tema delle grandi donne, un omaggio a Raffaella Carrà per affrontare temi a volte leggeri, a volte spinosi con satira e ironia.
FIESTA, di Roberto Biondi, Fabio Canino e Paolo Lanfredini, per la regia di Piero Di Blasio. La nuova produzione di OTI – Officine del teatro italiano, con Fabio Canino, Diego Longobardi, Sandro Stefanini e con Simone Veltroni e Antonio Fiore.
THE BOYS IN THE BAND di Mart Crowley, regia di Giorgio Bozzo, con Ettore Nicoletti, Federico Antonello, Francesco Aricò, Paolo Garghentino, Gabrio Gentilini.
Considerata una pietra miliare del teatro, capace di affrontare in maniera leggera la tematica gay alla fine degli anni ’60, nonostante il movimento omosessuale americano avrebbe iniziato la sua battaglia solamente l’anno successivo. Uno spettacolo rimasto in cartellone per 1.001 repliche fino al 1970.
PERSONE NATURALI E STRAFOTTENTI di Giuseppe Patroni Griffi, per la regia di Giancarlo Nicoletti, con Marisa Laurito, Guglielmo Poggi, Giancarlo Nicoletti e Livio Beshir.
Torna sulle scene nel 2018, dopo quarant’anni l’opera di maggior successo di Patroni Griffi, una commedia tagliente e surreale, ambientata in un appartamento che diviene un non luogo, il posto adatto a far emergere le più intime rivelazioni, desideri e discussioni.
PARADISO DALLE TENEBRE ALLA LUCE di Simone Cristicchi, scritto in occasione del settimo centenario della Morte di Dante. Il nuovo progetto del musicista, attore e scrittore che affronta il poema dantesco da un personale punto di vista: il viaggio di Dante come metafora dell’evoluzione ed elevazione umana, in ottica teatrale per voce e orchestra sinfonica.
Infine i recuperi della stagione precedente:
LA MACCHINA DELLA FELICITA’ scritto e diretto da Flavio Insinna, anche quest’anno in occasione della giornata mondiale della felicità che si celebra il 20 Marzo.
EZRA IN GABBIA O IL CASO DI EZRA POUND scritto e diretto da leonardo Petrillo, con Mariano Rigillo e Cicci Rossini. Uno spettacolo basato sulle ossessioni, giustizia, libertà e usura che corrode il mondo l’ossessione dell’uomo Pound.
Chiude la stagione a fine maggio Barbara Foria, regina dell’intera conferenza stampa, con un nuovo testo VOLEVO NASCERE SCEMA! in fase di elaborazione per la regia da Claudio Insegno.
Ma non è tutto! Torna “INCURSIONI” il contenitore di spettacoli ed eventi singoli che andranno in scena durante l’anno tra i quali ad ottobre Annagaia Marchioro in #POURPARLER di Giovanna Donini, Annagaia Marchioro e Gabriele Scotti.
A novembre Pino Strabioli in SEMPRE FIORI MAI UN FIORAIO! un omaggio a Paolo Poli con Marcello Fiorini alla fisarmonica, Antonello Avallone in NOVECENTO di Alessandro Baricco.
E tanti altri.
Importante in materia di Covid-19
Alessandro Longobardi ci ha tenuto a sottolineare che il teatro Sala Umberto e il Brancaccio hanno affrontato lavori di miglioramento degli impianti di trattamento aria inserendo lampade ad ultra violetti e filtri sanificati, che consentono un abbattimento dei batteri tra 90 e 99% oltre che dei virus. A breve verrà esposta la certificazione.
Per l’ingresso in sala è necessario esibire il Green Pass. Al momento la capienza massima consentita è del 50%, in attesa di ulteriori decisioni in merito.
Info Utili
Sala Umberto Via della Mercede, 50 – Roma 00187
tel 06 6794753 / whatsapp 3459409718
Per maggiori informazioni www.salaumberto.com