Ultima modifica 3 Agosto 2020

Il risotto è un piatto tanto amato dalla tradizione italiana, e molto in voga anche tra le bravissime casalinghe di Voghera.
E’ un ottimo primo piatto, versatile nella preparazione e che permette di sbizzarrire la fantasia in cucina. Il dilemma al supermercato però è sempre lo stesso: metto nel carrello un riso integrale, con tutte le proprietà nutritive che ben conosciamo, oppure compro un riso bianco, molto più povero, ma più veloce nella cottura?

Al Taste of Milano di quest’anno abbiamo conosciuto il signor Piero Rondolino, socio della ditta Acquerello Srl di Vercelli che ci ha parlato del suo prodotto, un’ottima soluzione a questo dilemma.

Le caratteristiche principali del riso che produce la sua azienda di famiglia, presente sul mercato dal 1935, sono state illustrate in una breve intervista che potete vedere in questo video (linkare) e possono essere schematizzate in tre punti:

  1. Il risone (ovvero il riso grezzo) è invecchiato un anno, per permettere all’amido di stabilizzarsi e di mantenere delle elevate proprietà organolettiche.
  2. Il riso è raffinato delicatamente e i chicchi sono ben selezionati e delle stesse dimensioni, quindi hanno tutti lo stesso tempo di cottura.
  3. La gemma del riso, che di solito durante le classiche lavorazioni del riso bianco viene persa, viene recuperata mediante una tecnica brevettata. E’ un dato importantissimo perché lì sono racchiuse tutte le vitamine e i microelementi, che sono sempre presenti nel riso integrale, e che rappresentano un’importante fonte di nutrimento per il nostro corpo, soprattutto nei bambini in crescita.

Il riso Acquerello rappresenta quindi un compromesso tra la velocità di cottura del riso bianco e la ricchezza di proprietà del tipo integrale.

Non solo, per queste sue caratteristiche è stato scelto da Davide Oldani nel ristorante D’O per i suoi primi piatti. In particolare, in occasione dell’edizione Taste di quest’anno il grande Chef ha preparato “pane, pepe nero marsala e riso” e “zafferano, uvetta nera, limone e corallini mantecati”.
Ingredienti semplici ma di ottima qualità in un connubio meraviglioso.

davide_oldani

Io non conoscevo questo tipo di riso e non ho mai avuto occasione di provarlo a casa, fino a quando non sono stata a Milano.
Piero, gentilmente, mi ha dato un barattolo di prova, un vero concentrato di qualità! Non ho resistito e dopo due giorni l’ho sperimentato. Ho preparato un semplice un risottino alle verdure, per non entrare in un’inutile competizione con Davide Oldani e non farlo sfigurare (come no!).
L’ho mantecato con vino bianco come faccio con il solito riso integrale, di cui sono un’appassionata, ma i tempi di cottura sono davvero ridotti.

Quello che però è sorprendente è la prova al gusto.

Il riso è sodo, sgranato e i chicchi si riconoscono e si differenziano uno dall’altro al palato.

Una vera ricerca di qualità in cui secondo me vale la pena di investire. Meglio fare il risotto una volta in meno, visto che il costo di questo tipo è ovviamente maggiore rispetto al comune prodotto che si trova nei supermercati, ma mangiare un prodotto di una qualità nettamente superiore.
Anche se la mia capacità in cucina è sicuramente diversa da quella di Davide Oldani, abbiamo il piacere di pensarla allo stesso modo e di apprezzare la medesima materia prima. Anche se lui, sicuramente, ancora non lo sa.

La mia vita perfettamente pianificata è scoppiata come una bolla di sapone. Ora ricomincio da me: Sara, una donna separata, mamma single dei due bambini più belli del mondo e commessa part time per semplice necessità economica

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