Ultima modifica 23 Ottobre 2019
Fare sport è importante? Sì
Far fare sport al proprio bambino è importante? Sì
Qualsiasi sport è buono per un bambino purché si muova? Dipende.
I benefici dello sport
Che lo sport sia uno dei modi migliori per rimanere in salute è un fatto risaputo.
Oggi molti medici “prescrivono” l’attività fisica come si trattasse di un farmaco.
Lo sport è infatti il modo divertente per far comprendere ai bimbi l’importanza del proprio corpo e per capire come trattarlo e averne cura, non solo nell’infanzia ma durante tutto il corso della vita.
I bimbi che praticano sport sin dalla tenera età non solo hanno più probabilità di praticarne uno anche da adulti, ma, secondo studi ormai consolidati, hanno minore possibilità di sviluppare in età adulta le tipiche malattie associate alla sedentarietà, come il diabete e l’obesità.
Senza contare che praticare uno sport insieme ad altri bambini, aiuta a capire come stare con gli altri, sviluppa le capacità relazionali,assicura un adeguato sviluppo dell’apparato scheletrico e muscolare e regola il metabolismo.
Sport ed Età
Ciò premesso, dalla prospettiva di un mamma – o di un papà – avviare il proprio figlio ad uno sport non è una scelta scontata. La scelta dovrebbe essere un buon compromesso tra le esigenze del bambino, le sue naturali inclinazioni e le necessità dei genitori.
Nuoto.
È indicato anche nei primi anni di vita, da svolgere con i genitori per i più piccoli. Aiuta la coordinazione e migliora la “sicurezza” in acqua. Poiché è uno sport simmetrico rappresenta anche un’ottima integrazione per sport asimmetrici come tennis o scherma. ll nuoto è anche un’attività che non dà carichi sull’apparato locomotore, perché l’acqua toglie l’effetto peso e non si rischiano traumi.
Per questo la scelta di far praticare uno sport al proprio bambino è una scelta saggia, ma è bene capire che uno sport non vale l’altro e che ci sono età più adatte per praticare alcune discipline.
Ciclismo
Come attività ludica è adatta dai 4 anni; stimola l’autostima, l’equilibrio, la capacità di risolvere situazioni nuove e affrontare problemi. Si tratta di uno sport asimmetrico che predilige gli arti inferiori però insegna a stare in equilibrio, coordinare i movimenti e iniziare a rispettare le regole della strada.
Atletica leggera
Si può iniziare a 6-8 anni, ma solo sotto forma di gioco, perché il bambino non tollera carichi e sforzi prolungati. L’atletica leggera richiede sia capacità di coordinazione neuro-muscolare sia capacità metaboliche, che prima di una certa età non sono ancora sviluppate, per cui l’organismo di un bambino non è preparato a sostenere un certo ritmo e una certa intensità. L’attività agonistica può iniziare da 16 anni.
Calcetto
Si può cominciare a partire dai 7-8 anni. Come tutti gli sport di squadra, prima il bambino è troppo piccolo per capire le regole del gioco. Migliora la capacità respiratoria e favorisce lo sviluppo dello spirito di squadra. Favorisce la coordinazione e sviluppa velocità e resistenza, ma privilegia gli arti inferiori .Per l’attività agonistica meglio aspettare i 12-13 anni.
Basket e pallavolo
Sono sport di squadra come il calcio e per questo si possono cominciare verso i 7-8 anni purché si tratti di corsi specifici per bambini, prima il bambino non è pronto a capirne le regole. Sono attività complete, che fanno lavorare sia le gambe che la parte superiore del corpo. Stimolano lo spirito di gruppo e sviluppano precisione e abilità. L’attività agonistica si può fare da 12-13 anni.
Tennis e scherma.
Sono sport che richiedono certe capacità “tattiche” che il bambino piccolo non possiede ancora. Inoltre, sono sport asimmetrici, perché fanno lavorare in particolare gli arti superiori. I corsi possono iniziare dai 7-8 anni ma in questo caso è meglio associare un’altra attività che riequilibra la simmetria dell’allenamento. L’attività agonistica per il tennis è consigliata da 10 anni, per la scherma da 8 anni.
Karate e Judo.
Soprattutto il karate, richiede una coordinazione neuromotoria che al di sotto di una certa età è poco sviluppata. La pratica delle arti marziali (in particolare del judo), inoltre, necessita di una certa forza, che comincia a svilupparsi solo verso gli 8-9 anni, per poi completarsi negli anni successivi. Sono sport utili sia ai bambini più timidi e insicuri perché infondono fiducia nelle proprie capacità, sia a quelli più vivaci perché insegnano a controllare la propria aggressività. L’attività agonistica è indicata per il karate da 11 anni, per il judo da 14 anni.
Lo sport non è mai controindicato. Una vita troppo sedentaria invece si.