Ultima modifica 6 Novembre 2015
Oggi sono andata con la mia famiglia al Sea Life Aquarium di Gardaland.
Il benvenuto è stato il medesimo del parco principale: 5€ per il parcheggio, indipendentemente dalla durata della visita.
Come Gardaland, l’ingresso è molto curato, con un bel prato all’inglese, ma… fortunatamente l’occhio della mia duenne non si è posato sugli scheletri vestiti da pirati che penzolavano dall’entrata.
Mi è sembrata proprio una pacchianata da luna park di terz’ordine.
L’ingresso è vietato ai passeggini, e il motivo è presto spiegato: dentro non ci si rigira.
Oggi era una brutta giornata, meteorologicamente parlando, quindi non c’era la ressa che ci si aspetterebbe in un parco del Garda, eppure abbiamo fatto la fila per guardare ciascuna vasca. Forse sarebbe più opportuno organizzare l’entrata a fasce orarie, come si fa nei musei.
Inoltre sarebbe meglio vietare tout court l’uso della macchina fotografica: ci sono (tante) persone che stanno davanti alla vasca con la reflex in mano per un quarto d’ora, aspettando che il cavalluccio marino faccia un sorrisino o una mossetta, quando in Rete di foto se ne trovano a bizzeffe, senza creare code negli corridoi strettissimi.
Alcuni aspetti positivi: ci sono tante specie diverse (come peraltro in qualsiasi vivaio ben fornito) e il tunnel sottomarino è davvero suggestivo, oltre ad essere uno dei pochi punti dell’acquario non al buio.
La zona dedicata ai leoni marini, pensionati assieme ai delfini del parco principale, era chiusa (senza alcun preavviso).
L’ultima sala è forse la più carina, dove i bimbi possono toccare gamberetti, paguri e i gusci delle uova di squalo, assistiti da un esperto.
Per il resto sono rimasta un po’ delusa, nonostante non avessi grandi aspettative: se si vive vicini, come noi, o se si visita anche il parco divertimenti principale, allora ne vale la pena, altrimenti no, soprattutto visto il costo del biglietto (15€ l’intero, 9,50€ il ridotto).