Ultima modifica 31 Maggio 2021
Fare l’amore è bellissimo ma potrebbe avere un piccolo effetto collaterale: la gravidanza.
Certo, pensandoci bene, la gravidanza non è propriamente un effetto collaterale ma semmai lo scopo ultimo per il quale il sesso è stato progettato.
Ma, quando il sesso lo si fa senza fini procreativi, una gravidanza può essere un evento imprevisto e quindi traumatico.
Cosa fare dunque per evitare questo trauma?
C’è chi usa metodi naturali come il calcolo del periodo fertile o il coito interrotto, ma questi non possono essere annoverati tra i metodi anticoncezionali in quanto hanno una elevatissima percentuale di fallimenti.
Se la donna ha una doppia ovulazione oppure ovula un po’ in ritardo rispetto al solito, i conti e i “salti” non ottengono l’effetto desiderato.
Poi c’è il preservativo, metodo con efficienza piuttosto elevata, superiore al 90%
Il lato poco romantico di questo anticoncezionale è che per utilizzarlo bisogna momentaneamente interrompere il rapporto per far sì che l’uomo possa “indossarlo”, e questo è il motivo per cui non sempre è amato.
Però si potrebbe trasformare questo momento di pausa e di leggero imbarazzo in un momento di gioco della coppia, magari coinvolgendo la donna che può prendere in mano la situazione e rendere l’utilizzo del preservativo un simpatico preliminare.
Per chi ama giocare, l’industria dei profilattici ne ha creati di tutti i tipi, di tutte le dimensioni, di tutti i colori e sapori (avete letto bene, ci sono anche quelli profumati e con il sapore di frutta), di tutte le forme, ritardanti, stimolanti: c’è un intero universo da scoprire.
Per chi non ama fare interruzioni per indossare elementi estranei, c’è la pillola.
Ha il vantaggio di avere una efficacia molto alta, intorno al 99% ma può avere effetti indesiderati dal momento che è pur sempre un medicinale.
Inoltre bisogna avere la costanza di ricordarsi di assumerla tutti i giorni, e per fare ciò ogni donna inventa sistemi più o meno fantasiosi: “Io la tengo in bagno così ogni mattina quando mi preparo la vedo e la prendo: certo, mio marito deve stare attento a non assumerla per sbaglio quando ha mal di testa…”
oppure “Io invece metto la sveglia sul cellulare, ma capita che la spengo, finisco quello che stavo facendo e poi me ne dimentico…” e anche “Io la tengo sulla macchinetta del caffè così la prendo la mattina quando faccio colazione: peccato che un pomeriggio è venuta mia suocera a prendere un caffè e mi ha chiesto cosa fossero quelle pastiglie…”
Se non volete avere il pensiero di assumere la pillola tutti i giorni potete usare il cerotto o l’anello vaginale. Lo piazzate in un punto poco visibile e lui starà li a fare il suo lavoro: il grado di efficacia e il funzionamento sono analoghi a quelli dei contraccettivi orali.
E voi, quale precauzione preferite?