Ultima modifica 15 Luglio 2019

Negli ultimi tempi sono sempre più presenti e costanti spiacevoli avvenimenti riguardanti i bambini, i disabili e gli anziani. Debole, fragile, indifeso, questi gli aggettivi che abbiamo udito innumerevoli volte dai media e fino a quando avvengono “lontani” da te ne prendi atto, ti sdegni, ti arrabbi…ma quando ti rendi conto che “l’uomo nero” o “la strega” li hai a due passi da casa capisci che non puoi restare inerme, che devi agire, che devi e puoi fare qualcosa.

In seguito ai fatti di Pavullo, piccola realtà nell’appennino modenese, comincia a girare sul web la petizione di Giuseppe Spedicato che chiede telecamere negli asili e nelle materne.

telecamere-asili

Cristina, Ilenia, Ilaria, Ottavia e Giuseppina sono 5 mamme ‘ stufe’ che hanno deciso di rimboccarsi le maniche ed iniziare a fare qualche cosa.

Hanno iniziato postando la petizione in un gruppo Facebook composto da mamme, dove sono iniziati i primi confronti, lo scambo di pareri. Immediatamente si rendono conto di essere accomunate da uno spirito di iniziativa comune, irrefrenabile. Contattano il titolare della petizione e leggendo tra i vari commenti capiscono che oltre alle telecamere c’è bisogno di altro. Decidono di scrivere un possibile programma, basato sulla prevenzione, per poter migliorare la qualità di vita di tutti…

Chiediamo che in tutte le strutture in cui si lavora con soggetti minori o non in grado di difendersi ( scuole, case di riposo, centri per disabili e anziani) vengano messe in atto i seguenti punti’:

– selezione del personale con test psicoattitudinali, colloqui con psicologo, verifica delle proprie eventuali pendenze penali;
– obbligo di formazione continua del personale
– verifica periodica della stabilità emotiva dell’operatore
– supervisione a random nelle strutture
– pena certa e più severa per chi commette reato di maltrattamento
– telecamere obbligatorie, da supervisionare solo ed esclusivamente da parte delle Dirigenze Scolastiche (da definire se e come) e dalle Forze dell’Ordine per proteggere e tutelare chi non è in grado di difendersi da eventuali maltrattamenti; supervisione del lavoro svolto (farebbero emergere chi il lavoro lo svolge bene e con coscienza); prevenire atti di bullismo nelle scuole elementari e medie; proteggere gli insegnanti da eventuali contraddittori da parte dei genitori e degli stessi alunni.

E’ un provvedimento immediato, quello che chiedono, un test di valutazione attitudinale e psichiatrico immediato a tutto il personale già operante negli istituti, prevenendo situazioni di criticità latenti, ed episodi come gli ultimi accaduti. Richieste di perizie e test psicoattitudinali da ripetersi con scadenza periodica (6 mesi).
Verifica della possibilità di installazione riprese audio/visive.

Non ci sono manie di protagonismo né voglia di apparire,  solo persone stanche che cercano una soluzione.

Per chi volesse seguirle, sostenerle, può farlo iscrivendosi al loro gruppo ‘Si alle telecamere

Nello specifico il gruppo si occupa di raccogliere adesioni al  progetto e di aumentare le firme della petizione (purtroppo tante persone non l’hanno firmata perché limitata a nidi e materne e perché viene proposta l’app per i genitori).

La fiducia è fatta di trasparenza e reciproco aiuto. Il nostro gruppo vuole: prevenzione, sostegno, supporto, affinché quanto accaduto non succeda mai più!

Se volete firmare la petizione anche voi, ecco il link.

Valentina Minetti

 

Mamma di due bellissimi bambini, amante della vita. Adoro leggere e passo la maggior parte del mio tempo a girovagare in rete, alla ricerca di qualche cosa di interessante.

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