Ultima modifica 27 Novembre 2018
Si sente spesso dire in giro che FaceBook sia pericoloso soprattutto per i più giovani che non sarebbero ben preparati a gestire questo strumento. Racconti orrorifici parlano di gente adescata, di furti di identità digitale, di molestie di vario genere.
Può essere, ma la colpa non è dello strumento in sé bensì di come lo si usa.
Se il compito dei genitori è quello di allevare figli per farli diventare adulti consapevoli, autonomi e indipendenti, anche l’educazione a sani e corretti rapporti sociali vi rientra sicuramente. Non possiamo limitarci a dire di non accettare caramelle dagli sconosciuti e poi affidare loro, senza alcun indirizzo, un computer. Consapevoli che oltre a tantissima pornografia (è l’industria numero uno per fatturato online), si trova la formula della bomba atomica e tanta gente mentalmente deviata in cerca di illecite e inammissibili avventure (come per strada… nulla di diverso).
Che fare?
Informarsi e aiutare i figli a saperne sempre di più.
FaceBook consente di gestire la propria visibilità in maniera graduata ai soli ‘amici’ – per diventare ‘amici’ c’è una precisa domanda di uno dei due e una precisa accettazione da parte dell’altro – oppure agli ‘amici’ degli ‘amici’, oppure ancora a tutti. In qualsiasi momento è possibile cancellare una persona dai propri contatti o disattivarne la possibilità di dare o ricevere notizie. È possibile creare liste degli ‘amici’ per gestirle consapevolmente attivandole o meno a ricevere o a dare notizie di noi.
Suggerimento d’oro, evitare di inserire i dati sensibili – data e luogo di nascita, indirizzo, telefono ecc. – che possono essere ‘rubati’ da malintenzionati e usati per ricostruire il codice fiscale a fini di uso illecito.
Su FaceBook è buona norma restare sempre un po’ vaghi sul fornire notizie di sé, delle proprie abitudini, delle proprie attività.
Se si riesce a dominare questo strumento se ne possono trarre molti benefici. Cercare persone perse di vista che ci fa piacere ritrovare, gestire contatti con pochi clic evitando di fare telefonate che richiedono più tempo e un costo ulteriore, cercare gente con la quale abbiamo gusti e passini in comune.
FaceBook cambia ogni tanto alcune sue regole o alcuni aspetti grafici che comportano variazioni d’uso, per cui è bene avere sempre l’attenzione rivolta a questo aspetto.
I contatti con individui che non si conoscono di persona sono sempre da trattare con le molle. La concessione della propria fiducia va gestita gradatamente e con molta accortezza. In caso di ‘amici-di-amici’ ci si può sincerare delle buone intenzioni di questi ultimi presso gli amici conosciuti personalmente.
Le nostre tracce in rete.
Un aspetto importantissimo da far comprendere ai nostri figli è che in rete lasciamo tantissime tracce di noi.
Ogni volta che facciamo qualsiasi cosa (anche un semplice ‘mi piace’!).
Questo può essere un problema perché molti possono fare ricerche in tal senso a partire dai futuri datori di lavoro ai quali determinati comportamenti potrebbero non piacere.
Concludiamo con la domanda delle domande, cioè quella di essere o meno ‘amici’ su FaceBook dei nostri figli.
La risposta varia da situazione a situazione e può essere utile una riflessione che parte da noi stessi: quanto siamo amici dei nostri figli in generale?
Massima accortezza e invitate i ragazzi a muoversi online, è la loro vita, il loro presente e ancor più il loro futuro. Ma occhio, sbagliare è un attimo. Anzi un clic.