Ultima modifica 20 Aprile 2015
L’insostenibile leggerezza dei nostri uomini politici! Ma poi sono veramente politici secondo l’etimologia del termine?
Molti di loro hanno scelto quel mestiere come via più facile per ottenere una vita comoda e sfarzosa, attratti dai privilegi e dal potere caratteristici di quel mondo, decisi ad approfittarne al massimo, escogitando nuovi sistemi per spillare denaro dalle istituzioni (e quindi dalle tasche della massa) per loro interesse ed uso esclusivo.
E questo era da tempo noto e da alcuni anche denunciato, solo i politici non sapevano!
Volete sapere quello che ha suscitato in me sgomento, indignazione, rabbia ed infine la paura di non trovare una via d’uscita?
Non le dichiarazioni di quel sorridente Fiorito che, pur indagato, continua a ripetere di aver agito sempre nella massima legalità, magari non disgiunta da una qualche leggerezza, ma nulla di più, riproponendosi come candidato alle prossime elezioni.
Vedete, da cotanto personaggio non ci si poteva aspettare altro, ma quelli che mi spaventano sono coloro che si tirano fuori, che proclamano la loro estraneità ai fatti, che proclamano la loro onestà, la loro diversità e che giurano sulla limpidezza delle loro azioni.
L’altra sera, ospite di una trasmissione televisiva, ho sentito il capo gruppo del PD nel consiglio regionale del Lazio asserire che forse avrebbero potuto rifiutare quel denaro, ma….quelle somme servivano.
E si è affrettato a spiegare che servivano per la politica, per informare i cittadini di quello che stava facendo il loro gruppo e via discorrendo ma, signori, per informare sono necessari milioni di euro? E si parla di cene luculliane magari in compagnia di elettori…
E poi che significa “rifiutare”? Lui faceva parte, anzi ne era il vicepresidente, di quel Consiglio di Presidenza che ha inventato e stabilito quegli importi, quelle erogazioni, e le ha, lui stesso, approvate e votate, e allora?
Non si è posto il problema che in tempi di crisi, una crisi che richiede enormi sacrifici a quella parte di italiani che non chiamo onesti, ma che sono obbligati, in grazia dell’impiego, a pagare le imposte su tutti i loro guadagni?
Che forse era meglio tagliare quei contributi ai partiti per utilizzarli per ripianare le voragini della sanità piuttosto che aumentare l’IRPEF regionale, anche se solo parzialmente.
Ma non solo quel capogruppo, i partiti è chiaro che o non si occupano minimamente dell’operato dei loro eletti o, se se ne occupano, ritengono valido il loro operare!
Che è peggio!
La bomba è scoppiata a causa di una faida interna al PDL, non per un controllo del CORECO, nemmeno della Corte dei Conti, o della Magistratura.
E ora tutti si strappano i capelli, per modo di dire, sono indignati o fingono di esserlo, prendono le distanze, tutto è stato fatto a loro insaputa.
Ma il problema si allarga ad altri Consigli Regionali, la magistratura indaga… ma loro che fanno?
Bla, bla…bla.. provvedimenti? Finora nessuno solo parole, parole, parole…
Non pensano di essere arrivati alla resa di conti?
Tutti coloro che avevano il potere di controllare e non lo hanno fatto, tutti coloro che avevano incarichi al vertice dei partiti, tutti coloro insomma che hanno permesso che tutto questo avvenisse dovrebbero dimettersi!
Invece che fanno? Si tirano fuori, loro sono innocenti, loro hanno fatto tutto il possibile e l’impossibile per ben governare l’Italia o i loro partiti!
Ma c’è ancora qualcuno che ci crede?