Ultima modifica 27 Febbraio 2025
Silenzio: niente scandali tra i banchi di scuola è un film francese che esce nelle sale italiane il 27 febbraio 2025 e che può aiutarci a riflettere sulle dinamiche tra alunni e insegnanti.
Questo film è diretto da Teddy Lussi-Modeste con François Civil nel ruolo del protagonista.
Noi abbiamo avuto la fortuna di vederlo in anteprima e devo dirvi che mi è piaciuto molto, e secondo me, è molto interessante mostrarlo anche ai figli, ovviamente quelli più grandi.
Silenzio una storia ispirata a fatti realmente accaduti al regista che è anche insegnante di lettere
Il film racconta di Julien, un giovane professore di lettere di un liceo nella periferia parigina, che viene accusato da una studentessa di molestie.
Lui è un professore diverso degli altri è deciso ed ha un metodo tutto suo di insegnare e di incentivare i suoi alunni.
Cerca di coinvolgerli durante le lezioni lasciandoli liberi di parlare anche usando delle parole non propriamente adatte al luogo dove si trovano.
Inoltre, gli coinvolge in attività extrascolastiche per premiarli dei progressi raggiunti, come offrirgli un pranzo dal Kebabaro.
Il film comincia in un aula di scuola, dove Julien, tiene una lezione su un poema d’amore del poeta Ronsard.
Invita i suoi alluni a interagire e cercando di spiegarne l’interpretazione del testo, rivolge a una sua alunna delle parole gentile d’apprezzamento che vengono però interpretate dalla classe come una sorta di corteggiamento.
Leslie la ragazza in questione, timida con una situazione famigliare difficile alle spalle, si rivolge al preside per aver ricevuto, secondo lei, delle molestie seduttive da parte del suo insegnante.
A difenderla il fratello maggiore violento che continuerà a minacciare di morte il professore sempre più insistentemente durante il film.
La classe diventa omertosa nei suoi confronti e la scuola non fa niente per tutelarlo o aiutarlo, come invece dovrebbe.
La situazione si aggrava ancora di più quando la vita privata e la sua omosessualità vengono rese note in classe.
Un dramma avvincente su alcune realtà scolastiche
Il film mi è piaciuto è avvincente e interessante ma quello che mi ha fatto riflettere da subito è l’uso che viene fatto della parola.
Come questa a volte venga mal interpretata e scardinata dal suo contesto per essere poi usata contro la persona che l’ha detta.
Proprio come Leslie, che si renderà conto solo alla fine dell’errore che ha fatto ma per il quale non può ritrattare perché la sua situazione famigliare non glielo permette.
Il disguido tramutato in denuncia nasce quando Julien cerca di spiegare ai suoi alunni l’asteismo e lo fa con un esempio pratico rivolta a una ragazza della classe:
“Io trovo che con la nuova acconciatura, Leslie è particolarmente bella oggi. Allora potrei dirle: Leslie, non stai esagerando con tutta questa bellezza?”
Credo che debba essere preso in considerazione anche il fatto che il professore fosse giovane e di bell’aspetto.
Un altro uso improprio della parola viene fatto quando un’altra alunna scrive nel suo taccuino, su suggerimento della madre di annotare tutto quello che diceva il professore, che:
“Il prof si è morso il labbro come in un film porno”
Julien terrà una lezione di semantica su questa frase, chiedendo alla ragazza come fa a sapere come si mordono il labbro nei film porno? Lo può sapere solo se lei gli ha visti. Quindi, lei guarda i film porno!
Ma quello che ribadirà fargli più male, non è quello che ha scritto ma come lo ha scritto. La frase conteneva almeno 5 errori e quello era un fallimento per lei ma soprattutto per lui come insegnante.
Un’altra scena che ho trovato tra le più dirette e crudeli del film e che mette ancora una volta in relazione la figura dell’insegnante con la classe, omertosa, è quella del video social.
Una scena straziante se la vediamo dal punto di vista del protagonista che ci mette passione nel suo lavoro e si trova dall’altra parte un muro che cerca informazioni sulla sua vita privata.
Il terrore e il nervosissimo, resi grazie all’interpretazione di François Civil, sono palpabili al continuo bip bip dei cellulari e degli sghignazzi degli alunni per le scene del video.
Spoiler: Questo video apparirà nei titoli di coda.
Insomma, nel film viene mostrato prevalentemente il dilemma professionale e morale del protagonista, nonostante come si capirà da subito sia innocente.
Un sistema scolastico che abbandona un professore e che ne critica i metodi solo perché innovativi e fuori dagli schemi, deve farci riflettere.
La scuola deve evolversi come si è evoluta la società e non restare radicata ai metodi di insegnamento dell’800.
Questo film come dicevo può farci riflettere anche sulle dinamiche che si instaurano tra alunni e insegnanti e come in una società odierna, sia difficile gestirli al meglio.
Concludendo, Julien vuole essere l’insegnante che c’è e ascolta i ragazzi, che cerca di provare a cambiare la vita dei suoi alunni ma finisce in un vortice depressivo.
Io, invece, sono convinta che dovrebbero esserci più insegnanti come Julien!
“Si, voglio essere l’insegnante che non si dimentica. colui che ti cambia la vita. come quello che ha cambiato la mia.”
Al cinema dal 27 febbraio in versione originale con sottotitoli che doppiato.
Voto 7,5
#SPAVENTOMETRO 0
Ma adatto la visione con i genitori che possano spiegargli e dialogare su quello che accade, comunque per ragazzini delle medie.
Dati tecnici:
Silenzio
di Teddy Lussi-Modeste
2024, No.Mad Entertainment
durata 1 h e 32 min
Dramma