Spellbound – L’incantesimo è l’ultimo film d’animazione di Netflix, uscito il 22 novembre, sulla nota piattaforma streaming, che ha destato fin da subito il nostro interesse.
Come avrete potuto vedere dai social, hanno fatto una gran bella promozione a questo film, ma ne vale davvero la pena?
Spellbound – L’incantesimo
La principessa Ellian è la figlia dei sovrani di Lumbria e sta per compiere 15 anni. Purtroppo la sua vita non è quella che sperava perché da un anno ha dovuto crescere molto in fretta.
Infatti, i suoi genitori sono stati trasformati in dei veri e propri mostri e lei deve prendersi cura di loro e del suo regno.
I due enormi “mostri”, scorrazzano per il palazzo distruggendo tutto quello che gli capita attorno e la cosa peggiore e che non sembrano riconoscere la loro figlia.
Ellian che non vuole rinunciare alla speranza di riabbracciare i suoi genitori e far tornare le cose come prima si mette in contatto con i misteriosi oracoli della Foresta Oscura.
Riuscirà la principessa a sconfiggere l’incantesimo?
Questo film dal punto di vista grafico e narrativo è davvero molto bello, parla in modo profondo della vita famigliare.
All’inizio non si coglie realmente quello che è il tema centrale del film, sembra la solita storia di magia, avventura che troviamo ovunque, è solo alla fine che scopriamo quello che velatamente ci stava raccontando dall’inizio.
La famiglia è formata da persone che sono umane e che a volte diventano dei punti di riferimento quando si è disorientati.
Ma succede anche che questi punti vengano a mancare, se si continua a litigare e non ci è più armonia.
Durante il film è chiaro quando uno dei protagonisti è arrabbiato o deluso da un altra persona, un vortice nero si avvicina e si impossessa di lui, come è successo ai genitori di Ellian nella foresta oscura.
Questa foresta però è una metafora, in realtà solo all’apparenza può sembrare spaventosa, mentre in realtà è popolata da bellissime e colorate creature che aiuteranno la giovane principessa a prendere coscienza della realtà.
Niente può tornare come prima, neanche due genitori che forse non si amano più, ma quello che resterà per sempre è quello che entrambi provano per lei.
Ecco, questo è il tema centrale che si capisce però solo nella parte finale del film, e rileggendolo in quest’ottica, il film ai nostri occhi diventa sicuramente ben fatto e molto profondo.
Nella società di oggi sono molte le coppie che si separano perchè non vanno più d’accordo o non si amano, ma quello che le unisce è sicuramente l’amore per i figli.
Le loro vite cambieranno, le dinamiche cambieranno ma non l’amore dei genitori per i loro figli.
I disegni e i colori, come i personaggi catturano l’attenzione dei bambini e anche degli adulti.
Tasto dolente però per la colonna sonora che sembra non stare al passo con la bellezza delle immagini proposte.
Come Oceania 2 neanche Spellbound ci ha convinto con le sue canzoni e io sono un amante dei musical.
Queste sono lasciate al caso e soprattutto veramente troppo frequenti tanto da risultare allo spettatore fastidiose.
E ripeto: io Amo i musical!
Nell’insieme a parte le canzoni, il film ci è piaciuto e l’ho trovato molto profondo.
Non sono affatto d’accordo, invece, con le critiche che sono apparse su numerose e importanti testate giornalistiche, dove riportavano il parere di alcuni utenti che ritenevano questo film disdicevole perché “normalizza il divorzio”.
A mio avviso, non lo normalizza ma parla con il cuore in mano ai bambini, in target con questo film, che magari si ritrovano nella stessa situazione di Ellian e provano a fargli capire che l’amore tra loro ci sarà sempre anche se non vivono più nella stessa casa.
#SPAVENTOMETRO 0
La foresta non è per niente spaventosa
Dati tecnici:
Spellbound
di Vicky Jenson
2024, Netflix Animation
durata 1 h e 46 min
Animazione per famiglie – avventura