Ultima modifica 18 Gennaio 2016

 

12Io stata una bimba magra. Del tipo pelle- ossa, in verità più ossa che pelle. Piccola e magra.
Nettamente più magra di tutte le mie amiche, compagne di scuola, tanto che a nessuno era sfiorata dall’idea che io mi sviluppassi prima di tutte le altre, anche se queste ultime avevano 2 o 3 anni in più. Ma avvenne, senza preavviso, e senza segnali e, da allora, in pochissimi mesi passai dai miei 1 metro e 20 agli attuali 1.62 e un po’, pochissima per la verità, carne coprì le mie ossa.
Mi ricordo ancora la strana sensazione di torreggiare sulle mie compagne, essere l’ultima, per altezza, nella fila schierata durante le lezioni di ginnastica in prima media, quando io non avevo ancora 10 anni.

A mano a mano che il tempo passava le mie caratteristiche femminili si assestavano e, sapete, andavo molto fiera delle mie misure 90-60-90 che, all’epoca, erano ritenute perfette.
Anche il mio peso 40-41 kg, se ad altri sembrava insufficiente, a me stava bene. L’unica difficoltà erano le taglie degli abiti, indossavo la 38 e, nella mia città era irreperibile, fortunatamente la mia mamma sapeva cucire, e mi aveva insegnato, perciò la cosa era indifferente se non per i costumi da bagno. Dovevo andare a Genova, dove avevo scovato una boutique fornitissima e che, per i 2 pezzi, assemblava 2 taglie diverse.
Anche quando rimasi incinta non ingrassai se non per i kg. relativi alla mia piccola, così che, per uscire dalla clinica, potei indossare tranquillamente i miei abiti taglia 38.Ma poi accadde che, abbastanza velocemente, il mio peso aumentò e misi su molti kili di troppo.

Colpa dell’allattamento, disse il medico, e mi prescrisse una dieta che aiutando la perdita di peso avrebbe avuto il piccolo, secondo lui, inconveniente di far cessare la produzione del latte! Che volete, erano quelli i tempi dell’ espansione del latte artificiale e non tutti erano d’accordo sull’efficacia e sui pregi dell’allattamento al seno. Io non ero tra quelli, perciò continuai tranquillamente ad allattare e ad ingrassare, non fui mai obesa, anche perché ero attenta alla mia alimentazione e, da sempre, non mi piacciono i grassi ne i cibi troppo conditi, prediligo pesce e verdure, ma tant’è….

Certo che, appena smisi di allattare, seguii una dieta stretta, ma non dimagrii se non di poco e mi rimasero addosso quei chili di troppo che allargarono notevolmente la mia taglia.Perdevo peso in montagna, pensavo che fosse merito delle lunghe camminate, che la nostra piccolina ci permetteva zampettando allegramente con noi, anche se, in montagna, mangiavo di più.
Ma, sapete, avevo imparato ad accettarmi così come ero, senza fasciarmi la testa, senza pretendere l’impossibile, senza pensare di ritornare ad una taglia 38 o poco più, la mia salute, le mie analisi erano ottime: e allora, perché preoccuparsi? Aggiungere ansia e stress inutili alle problematiche giornaliere che, volenti o nolenti, ci accompagnano? Mio marito che, per predisposizione genetica, ha un alto livello di colesterolo dovette seguire, per una settimana, una dieta strettissima, assolutamente dimagrante e, naturalmente, io la seguii con lui, nella qualità, se non nella quantità, perché, ovviamente, io mangio molto, molto meno. Il risultato? Oltre all’abbassamento del valore del colesterolo, lui dimagrì di 10 kg., io presi altri 300 gr!
Niente da fare, ma in un mio viaggio in Irlanda, ospite quasi sempre di amici, mangiando e bevendo cose piene di calorie e in quantità, per me, industriali, in un mese persi 15 dico quindici Kg.!

Incomprensibile ma è così! E, allora, perché preoccuparsi? Invidiare chi è magrissima, come oggi si usa? Perché mangiare solo insalata se non dimagrisco di un etto, ma mi sento stanca e spossata? All’inferno la dieta, le preoccupazioni, la bilancia ed il metro!

Io sono come sono e mi sta bene così, d’altra parte mangio poco e bene, per gusto, perché così mi piace e so che se i concedo un’ aperitivo con qualche stuzzichino la bilancia, qualora la consultassi, non si muoverebbe di un grammo se non in discesa, forse!

Nonna Li

Sono una giovane ragazza dai capelli bianchi, un vulcano di curiosità con una voglia irrefrenabile di sorseggiare la vita, una fantasiosa e interessante signora piena di voglia di fare, dire, raccontare, condividere.

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