Ultima modifica 31 Agosto 2016

I bambini, già intorno ai due anni, avvertono la spinta spontanea ad aiutare nelle attività semplici di casa, sulla scia del desiderio e del bisogno di fare come mamma e papà”. Pertanto, non sorprendetevi se vostro figlio, seppur ancora piccolo, vuol prendere la tovaglia in mano, quando arriva l’ora di apparecchiare, oppure si accinge spontaneamente ad aiutare mamma e papà a disfare le buste della spesa.

bambino

I bambini hanno, o meglio, avrebbero, un’innata spinta all’autonomia come anche ad imitare gesti e comportamenti delle figure di riferimento.

Tuttavia, siamo noi genitori spesso a mettere il freno, perché “sono troppo piccoli”, altre volte “perché se facciamo noi, facciamo meglio” ed evitiamo disastri, sporco o disordine, altre ancora “perché facciamo prima”.

E per quanto non vi sia una chiara intenzione inibitoria da parte nostra, di fatto, con questi nostri interventi, rischiamo di frenare la spinta evolutiva che i nostri figli hanno fin da piccoli ad aiutare e a partecipare alle attività di casa e della famiglia, e questo non è positivo.

Perché?

In primo luogo, se è vero che i bambini quando sono piccoli, vivono in una bolla di egoismo ed egocentrismo, allora, è altresì vero che accogliere la loro spinta alla condivisione e alla partecipazione non può che essere uno stimolo e un valido aiuto ad aprire gli orizzonti, oltre il sé, e a iniziare a sviluppare la cosiddetta “intelligenza emotiva”.

Infatti, significa educarli non solo a ricevere, ma anche a dare, per cui anche loro possono, fin da piccoli, fare qualcosa per gli altri.
kidscooking300Ciò, non solo è molto importante da un punto di vista educativo, in quanto stimola il senso e la spinta all’impegno, ma è anche molto gratificante e incoraggiante per un bambino, in quanto significa che mamma e papà si affidano a lui e contano su di lui, in quanto lo ritengono capace. Ed ecco che, quindi, lasciare la possibilità ai bambini di partecipare concretamente alle attività di casa, significa comunicare loro che confidiamo e crediamo nelle loro capacità, oltre ad offrire loro la possibilità di fare “palestra” di vita e, quindi, di vedere attraverso l’esperienza pratica che sono capaci: un valido rinforzo per lo sviluppo dell’autostima.

Non per ultimo, attraverso queste esperienze pratiche di vita quotidiana, soprattutto se mamma e papà spendono energie e disponibilità a parlare di quello che stanno facendo e a dare le spiegazioni necessarie a rispondere alle loro curiosità, i bambini imparano molte cose che vanno ad arricchire il loro pensiero, come anche il loro vocabolario.

Infine, non è forse bello sentirsi a tutti gli effetti parte di un gruppo, la famiglia appunto e, quindi, partecipe di ciò che riguarda il nucleo familiare? Sono momenti di condivisione e intimità anche questi, che vanno a consolidare e rafforzare i rapporti, come anche ad arricchire la memoria dei ricordi di famiglia, che ogni bambino custodirà e porterà con sé nella vita anche futura.

Francesca

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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